L'ANALISI
26 Agosto 2021 - 06:05
Fabio Bergamaschi, Stefano Bruno galli e il torrione di Porta Serio
CREMA - Assegnati i lavori di restauro del torrione di Porta Serio delle mura venete. Ad aggiudicarsi l’appalto per il recupero del tratto che caratterizza l’area dei giardini pubblici è stata l’impresa Edil Erre di Villongo (Bergamo): 237 mila euro la spesa che sosterrà il Comune per un’opera attesa da decenni, resa possibile anche dal finanziamento regionale di 100 mila euro. Il cantiere è dunque prossimo, con inizio indicativamente entro un mese. A seguire l’operazione, che negli obiettivi dell’amministrazione dovrebbe rappresentare la prima parte del progressivo recupero degli antichi bastioni, è l’assessore ai Lavori pubblici Fabio Bergamaschi. La svolta dopo anni di progetti mai concretizzati, c’era stata nell’estate 2020: in visita a Crema, Stefano Bruno Galli, assessore regionale all’Autonomia e Cultura, aveva promesso un interessamento, che si è poi concretizzato nel sostegno economico. Per l’ente di piazza Duomo è stato così possibile, aggiungendo risorse proprie, mettere in programma il primo lotto dei lavori.
Toccherà all’architetto Gabriele Costi di Crema occuparsi della direzione delle operazioni. Il suo compenso sarà pari a complessivi 22.838 euro. A coordinare la sicurezza del cantiere sarà il geometra Alessandro Mostosi, sempre di Crema. Entro la prossima primavera verrà recuperare ciò che rimane della cinta muraria all’altezza di Porta Serio. Una fortificazione voluta dalla Repubblica di Venezia per proteggere la città, fondamentale avamposto all’epoca delle guerre con il ducato di Milano, tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. Purtroppo ne restano pochi frammenti, tra i più importanti, oltre a quelli dei giardini di Porta Serio, anche quelli nel parco di Campo di Marte.
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