L'ANALISI
25 Agosto 2021 - 06:15
SPINADESCO - Sepolti da chissà quanto tempo dalla sabbia, gli pneumatici lasciati dal Po in piena, riaffiorano. E siccome c’è ancora chi, come Fabio Guarreschi e i suoi volontari, crede che la battaglia contro il degrado e gli incivili alla fine si può vincere, con la solita buona volontà vengono trasportati dal loro «cimitero naturale» ai centri di raccolta per essere smaltiti. In questi giorni il presidente dell’associazione di protezione civile e ambientale Il Nibbio è al lavoro lungo la sponda destra del Po, dove sulla spiaggia che qui chiamano «Cristallina» per la sua bellezza, ne sta trovando tanti. Troppi.
«E’ un lavoro molto faticoso – spiega Guarreschi – perché i copertoni vanno prima scalzati dal terreno, caricati sulle carriole e poi con l’unica imbarcazione che ci è rimasta si raggiunge la riva dove con il mezzo si trasportano negli impianti di smaltimento; si tratta di micro operazioni perché noi siamo una piccola associazione, ma sono convinto che se tutti, nel loro piccolo, dovessero impegnarsi, qualche risultato in più potremmo ottenerlo. Ringrazio i ragazzi dei lavori di pubblica utilità per l’impegno con il quale ci danno una mano in questo progetto». Prima di Ferragosto Guarreschi e i suoi avevano rinvenuto nella zona dell’Oasi Bulgare, al confine tra Spinadesco e Monticelli, numerosi sacchi stracolmi di immondizia e altro pattume sparso nel verde, resti dei consueti pic-nic che riempiono la pancia dei topi. «Bonificheremo l’area dopo il 15 – aveva detto il presidente – perché sicuramente la quantità aumenterà». Come al solito ha visto giusto.
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