CREMONA - Adescava le ragazzine su internet e si faceva spedire foto e filmati pornografici. E’ stato denunciato un 24enne di Bologna per il reato di adescamento su internet e detenzione di materiale pedopornografico. Vittima una ragazza 13enne di Cremona. Si tratta della prima volta che all’ombra del Torrazzo viene contestato un reato di questo tipo, reato che è stato sancito nel Protocollo di Lanzarote.
La storia, sconcertante, della studentessa cremonese prende inizio a luglio dell’anno scorso. L’adolescente viene contattata dal bolognese - operaio incensurato - su Netlog e successivamente tramite cellulare. Dopo i primi approcci il 24enne chiede alla ragazza fotografie sempre più spine e un filmato porno che la giovane autoproduce. Una volta ottenuto il materiale il bolognese sparisce nel nulla. A questo punto, paradossalmente, la 13enne entra in crisi, diventa ombrosa, non esce di casa e inizia ad andare male a scuola. Ed è questa la svolta, perché la madre si rende conto che c’è qualcosa che non va e una volta compresa la natura del malessere della figlia allerta la polizia postale.
L’indagine è tutt’altro che semplice e risalire all’identità dell’adescatore è complesso. Il 24enne, infatti, utilizza un profilo fittizio su Netlog e con il cellulare si serve di una sim vecchia 12 anni, quando ancora non erano collegate le generalità. I poliziotti risalgono così al codice Imei del telefono e stringono il cerchio fino a circoscrivere una zona di Bologna. Una volta giunti a casa del 24enne i poliziotti trovano di tutto: 42 cartelle di altrettante ragazze che avevano ricevuto lo stesso trattamento, tutte tra i 13 e i 18 anni. Ulteriori indagini sono in corso per capire se da questo materiale il ragazzo di Bologna traesse profitto.
