L'ANALISI
CORONAVIRUS. L'IMPATTO SULLA SANITA'
19 Agosto 2021 - 06:00
Un'ecografia
CREMONA - In media, i giorni di attesa per una mammografia sono 173, per un’ecografia bilaterale della mammella si superano i 180 e per una colonscopia ne occorrono almeno 130: più di quattro mesi di attesa per esami diagnostici non urgenti, che prima dell’emergenza Covid richiedevano rispettivamente prenotazioni rispettivamente a circa 30, 16 e un giorno.
E così, mentre nel 2018 i tempi cremonesi per le prime visite risultavano ridotti a un decimo rispetto a quelli delle altre strutture sanitarie lombarde, adesso anche Asst di Cremona deve fare i conti con l’effetto pandemia. Che ha inevitabilmente rallentato alcune prestazioni ma che, come precisa il direttore sanitario Rosario Canino, non ha mai sospeso e continua a garantire gli screening preventivi, così come follow-up e controlli oncologici.
I tempi di attesa indicati da Ats Val Padana (e aggiornati al primo luglio) fanno infatti riferimento ai primi accessi e sono esclusi dalla statistica, in quanto sempre assicurati in tempi ridotti, i controlli e le urgenze. Non solo: da settembre, grazie a risorse aggiuntive e ad un piano regionale per la ripresa dell’attività, sarà possibile intensificare le prestazioni e di conseguenza ridurre sensibilmente tutte le attese.
Nel frattempo, il report di Ats riferisce anche di prenotazioni a 46 giorni per le gastroscopie; 43 per le prime visite ortopediche; 36 giorni per le elettromiografie; 24 per gli esami audiometrici tonali; 124 giorni (già saliti a 141 stando all’aggiornamento di inizio agosto del Maggiore) per le spirometrie, dove però sta incidendo un guasto ad uno dei macchinari con ritardo nella consegna dei pezzi di ricambio.
All’Oglio Po le attese maggiori vengono registrate, invece, per quanto riguarda le prime visite endocrinologiche e diabetologiche: 118 giorni ad inizio agosto, mentre a Cremona l’attesa è di 12.
Per quanto riguarda Asst Crema, le attese maggiori registrate a luglio da Ats riguardano le elettromiografie (43 giorni), seguite dalle tomografie del torace (40).
Dal confronto col passato emerge però che per alcune prestazioni le attese rispetto all’epoca pre-Covid si sono notevolmente ridotte, probabilmente anche a causa di una minore richiesta o di una maggiore attenzione dei pazienti verso determinate sintomatologie: a Cremona questo discorso vale, ad esempio, per le prime visite pneumologiche, per le quali l’attesa media era di 65 giorni nel novembre 2018 mentre ora è di 4.
I report aggiornati mensilmente proprio da Asst tracciano, inoltre, un quadro sulle prestazioni di tipo ricovero: ad inizio agosto l’attesa maggiore risultava essere quella per le protesi dell’anca (168 giorni), seguono emorroidectomia (161 giorni) ed ernia inguinale (112). Ma confrontando le attese registrate nell’agosto 2019, ecco la sorpresa: erano in linea se non addirittura maggiori, perché rispettivamente di 168, 168 e 167 giorni.
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