L'ANALISI
11 Agosto 2021 - 09:04
Marco Villa
MONTODINE - Il palazzo municipale vestito di tricolore e una piazza a forma di cuore con al centro il protagonista più amato. Montodine ha abbracciato Marco Villa col petto gonfio d’orgoglio e la gioia scolpita negli occhi.
Il ct della nazionale di ciclismo su pista è atterrato ieri notte portando in Italia l’oro conquistato ai Giochi olimpici nell’inseguimento a squadre e il bronzo nell’omnium; poche ore dopo il suo paese l’ha accolto e abbracciato davanti al pub La Torre, incastonato tra chiesa e Comune, dove a tutti i montodinesi amici e tifosi di Villa è stata servita una fetta della maxi torta tagliata dallo stesso Ct.
Gli applausi scroscianti della folla, l’abbraccio con il sindaco Alessandro Pandini e, sopra la testa, i fuochi d’artificio a illuminare la notte più dolce, la notte in cui l’artefice di una delle tante imprese azzurre a Tokyo 2020 è tornato a casa.
Umile e disponibile come sempre, Villa ha sorriso a tutti, posando con la massima cordialità per tutti i selfie che gli sono stati richiesti, in particolare dai bambini. Addosso, inconfondibile, la t-shirt dell’Italia con il tricolore cucito sul petto. E poco prima delle 23, come ogni festa che si rispetti, si è materializzata la sorpresa. E che sorpresa: l’uomo su pista più veloce al mondo, Filippo ‘Top’ Ganna, trascinatore del successo azzurro in Giappone, scoperto e lanciato proprio da Villa. Tutti sapevano del suo arrivo, tranne lui. L’unico all’oscuro di tutto era proprio il Ct. E quando ha visto sbucare il ‘suo’ campione dalla salita che conduce alla piazza, se l’è preso in braccio abbracciandolo una volta ancora.
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