CALCIO
07 Agosto 2021 - 20:50
POMPONESCO - «Tornerò ancora, magari per girare un altro film»: Terence Hill ha voluto lasciare aperta la porta dei sentimenti a quelle centinaia di persone che nella piazzetta di Pomponesco gli hanno tributato un clamoroso tributo. Nel 1983 qui girò e interpretò il suo «Don Camillo»; 38 anni dopo il ricordo di quella epopea è riuscito a richiamare anche tanti che non erano nemmeno nati e ha commosso quelli che c’erano e che magari avevano avuto una particina come comparsa. Arrivato in perfetto orario dopo la cena all’osteria Da Bortolino a Viadana, l’attore è stato subito assalito da una folla di cacciatori di autografi ma anche da suoi ammiratori speciali. C’è chi è arrivato da Varese e ha portato con sé la mitica «Dune Buggy» (reale) utilizzata nel corso delle riprese. C’è chi ha offerto un prodotto gastronomico, chi un disegno realizzato dal suo bambino che Hill lo ha conosciuto nei panni di don Matteo. Un gran daffare per i volontari della Protezione civile e per il sindaco Giuseppe Baruffaldi alle prese con un’organizzazione alla fine risultata perfetta (green pass compreso). Un quarto d’ora buono per allontanare anche i fan scatenati e poi Terence — a Pomponesco ormai lo chiamano così — è stato costretto a salire su una sedia per rivolgere un saluto alla folla in attesa di assistere alla proiezione del film.
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