L'ANALISI
07 Agosto 2021 - 06:20
SONCINO - La Fondazione ha tanti ospiti ma uno di questi è decisamente indesiderato: l’acaro della scabbia. La malattia (già debellata) ha infatti fatto breccia, per motivi ancora al vaglio dell’ex ospedale, nella quasi impenetrabile barricata sanitaria.
L’allerta lanciata da Giuseppe Bruno degli Angeli Custodi, l’associazione a tutela dei diritti degli anziani: «Abbiamo ricevuto la notizia dai dipendenti. Sarebbero stati diversi casi e l’ultima anziana ricoverata sarebbe stata la portatrice. A mio parere ci sarebbe dovuto essere maggior controllo da parte della struttura e, più in generale senza contare il caso specifico di Soncino, le case di riposo dovrebbero badare maggiormente alle persone che al bilancio».
L’ente socio-sanitario-assistenziale, però, sgombra subito il campo dai dubbi: «Stiamo parlando – precisa la presidente Silvana Comaroli – di un unico caso, come accertato dall’Ats. Pur dispiacendoci per il disagio arrecato agli ospiti e ai dipendenti, siamo orgogliosi del giudizio dell’agenzia di tutela che si è complimentata con noi per l’intervento celere ed efficace. Posso confermare che grazie all’impegno del nostro personale tutti gli ospiti, i dipendenti e i famigliari, sono in assoluta e totale sicurezza».
La scabbia, nemico infimo e silenzioso, può arrivare davvero dappertutto, anche in uno dei 300 borghi più belli del mondo. Bruno, di Angeli Custodi, non lascia correre: «Forse la Fondazione avrebbe dovuto fare analisi più approfondite ma questo disagio è sintomo del poco sostegno che le strutture sociosanitarie hanno dalle istituzioni. Si dovrebbe guardar meno al bilancio e più ai nostri anziani spesso abbandonati. Noi, come associazione cerchiamo di fare da trait d’union tra parenti ed enti. E proprio per farlo al meglio abbiamo anche deciso di rinnovare la nostra formula con la nomina di un referente zonale. A Soncino lo stiamo attualmente cercando, a titolo volontario. Chi volesse impegnarsi può a tal proposito contattare il numero 3271772694».
Dipingere l’ex Santo Spirito come un luogo dove le malattie viaggiano indisturbate, però, sarebbe un grave errore. E, anzi, è esattamente il contrario, come dimostrano i fatti: «Abbiamo immediatamente proceduto alla sostituzione di materassi, vestiti, biancheria, lenzuoli, sanificazione e disinfestazione – chiarisce Comaroli –. Si tratta di inconvenienti sgradevoli ma difficilmente evitabili in senso assoluto. L’importante è garantire sempre la massima sicurezza, la prevenzione e una risposta efficiente». Il caso, intanto, è già stato archiviato. L’Ats ha premiato a pieni voti il meccanismo di risposta.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris