L'ANALISI
05 Agosto 2021 - 06:05
CREMA - Tecnicamente viene definita «umanizzazione» dell’ospedale, in concreto significa migliorare gli spazi a disposizione del personale e, soprattutto il comfort per i pazienti ricoverati, cominciando dal garantire stanze a soli due letti e tutte dotate di servizi in camera. Questo prevede il progetto dell’Azienda socio sanitaria territoriale, ha pensato per riqualificare la palazzina dietro il corpo centrale (monoblocco), dove hanno sede l’oncologia, la nefrologia, la psichiatria e altri reparti.
Cinque milioni di euro, l’investimento necessario, con la Regione che ha già dato l’ok di massima allo studio, chiedendo ai vertici dell’Asst alcune specifiche ulteriori sugli interventi che dovranno essere realizzati. Al netto di intoppi burocratici o di stop dovuti a verifiche tecniche, il progetto esecutivo dei lavori, con la conseguente indizione della gara d’appalto, dovrebbero essere cosa fatta entro la fine dell’anno. La prospettiva sarebbe dunque quella di aprire il cantiere per i primi mesi del 2022.
«Un’opera complessa – la definisce il direttore generale dell’Asst Germano Pellegata – che richiederà più di due anni di lavori. Tutto va studiato in ogni minimo dettaglio per consentire l’ammodernamento dei reparti e dell’intera palazzina, senza
interferire con l’attività ordinaria, sia quella ambulatoriale, sia quella legata ai ricoveri». Come già avvenuto nel decennio scorso, in occasione dei profondi lavori di riqualificazione che aveva interessato l’ospedale, verranno utilizzati spazi oggi liberi, per allestire reparti tampone, dove trasferire le singole specialità quando i locali oggi occupati saranno interessati dalle opere. «La nostra richiesta di finanziamento per il progetto di umanizzazione della palazzina – prosegue il direttore generale – è stata ritenuta valida dalla Regione, che ci ha richiesto ulteriori dettagli progettuali. Questa opportunità ci permetterà una ristrutturazione e distribuzione ottimale degli spazi dell’edificio dietro il monoblocco, dove hanno sede oncologia, nefrologia, psichiatria. Verranno rifatte le stanze dei degenti, le aree dedicate al personale e quelle comuni. Tutte le camere saranno a due letti e dotate di servizi igienici, poi l’edificio sarà adeguato alle normative anti sismiche e verranno rifatti gli impianti. Saremo molto attenti a non creare problemi all’attività ordinaria. La priorità deve essere quella di non interrompere alcun servizio. Per questo - conclude il direttore generale - sfrutteremo un reparto tampone oggi vuoto. I tempi non saranno brevi, ci vorrà pazienza per completare tutti i lavori programmati».
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