CALCIO
03 Agosto 2021 - 15:52
Il direttore Claudio Dagheti e la sede della Caritas
CREMA - Comune e Caritas in tandem per dare nuova linfa ai centri di ascolto parrocchiali, che lavorano in rete con i Servizi sociali. L’obiettivo è sostenere le persone in difficoltà attraverso generi alimentari, buoni spesa o sussidi economici. La giunta garantisce un finanziamento di 5 mila euro che servirà per il progetto «Comunità che si prendono cura». Caritas l’ha messo in campo in via sperimentale a livello diocesano. «Vorremmo attivare una casa diurna per i senza fissa dimora, ossia il Centro diurno. E la mediazione abitativa nei contesti popolari», sottolineano dall’associazione diocesana guidata dal direttore Claudio Dagheti.
Sono alcune decine i potenziali utenti di questa iniziativa. In parte vengono già seguiti nel rifugio San Martino, dormitorio per i senza fissa dimora attivo da otto anni in via Civerchi e aperto da ottobre a aprile.
«Si tratta sia di persone con residenza nella città di Crema, sia provenienti da fuori, in alcuni casi hanno una abitazione o comunque riescono a trovare soluzioni di fortuna per la notte» spiegano dalla Caritas. Di qui l’idea della sperimentazione di un centro diurno per soggetti in condizioni di marginalità. Un rafforzamento di quanto già viene garantito, in collaborazione con il Comune, ma anche con gli altri enti locali del territorio cremasco.
Per ognuno viene previsto un progetto personalizzato, denominata appunto patto, valutato da una commissione mensile. Chiave è la presenza di tutor.
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