L'ANALISI
28 Luglio 2021 - 06:02
CASALMAGGIORE - «Questa ondata di maltempo ha messo in ginocchio il comparto agricolo lombardo». A lanciare l’allarme sull’uragano che si è abbattuto in diverse zone del territorio lombardo, lunedì, è Riccardo Crotti, presidente di Confagricoltura Lombardia e alla guida della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi. Il numero uno dell’associazione chiede alle istituzioni un aiuto concreto per gli imprenditori agricoli e ricorda quanto sia importante assicurarsi per tutelare il reddito agricolo e intervenire con urgenza contro gli effetti drammatici del cambiamento climatico. «La grandine e i nubifragi che si sono scagliati con fortissima intensità sulle aziende agricole hanno scoperchiato i tetti, divelto impianti fotovoltaici e danneggiato in maniera irrevocabile le colture agricole», ha continuato Crotti.
«In tutte le province lombarde si sono registrati smottamenti, allagamenti e frane – ha aggiunto il presidente di Confagricoltura Lombardia – Queste tempeste di ghiaccio sono il risultato del cambiamento climatico e ciò ci deve far riflettere sulla necessità di interventi urgenti su scala globale». E poi: «Invito tutti gli imprenditori agricoli ad assicurarsi con i Consorzi di difesa per proteggere il proprio reddito agricolo sempre più sotto attacco anche da queste improvvise ondate di forte maltempo». In queste difficili situazioni emerge l’importanza di essere coesi e collaborativi: «Stiamo raccogliendo tutte le segnalazioni dalle Unioni provinciali per poi fare sintesi e comunicare alle istituzioni regionali le principali difficoltà affinché si trovino presto aiuti concreti per i nostri imprenditori agricoli», ha concluso il presidente Crotti. Tra le zone più colpite quella tra il Casalasco e il Viadanese, con il maltempo che ha martoriato e tramortito soprattutto la fascia che parte da Martignana di Po, attraversa Casalmaggiore e Sabbioneta per terminare a Viadana. Sono bastati pochi minuti per sradicare tetti, abbattere piante e soprattutto mandare in fumo mesi e mesi di duro lavoro degli agricoltori. I chicchi di grandine grossi come albicocche hanno letteralmente bombardato le colture di mais, di pomodoro, di meloni e i frutteti, distruggendo completamente il raccolto.
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