«Il sindaco dovrebbe chiedere di votare questo bilancio di previsione al centrodestra e non a noi. E’ identico al loro». Più chiaro di così si muore. E Sel, partito che fa parte della maggioranza che regge la giunta del sindaco Stefania Bonaldi, ha voluto esserlo. Un bilancio indigesto, che pesa sullo stomaco, «che non riflette il mandato elettorale e non ha alcuna impostazione politica». In sintesi: troppe tasse, pochi risparmi, il mancato coraggio di ritoccare le tariffe di alcuni servizi e di fare scelte anche impopolari. Quanto spiegato ieri da Alvaro Dellera (coordinatore cittadino di Sel), Emanuele Coti Zelati (consigliere comunale) e Anna Rozza troverà riscontro nella serie di emendamenti che verranno presentati in sede di discussione dello strumento contabile, «il tentativo — hanno spiegato — di apportare delle modifiche considerato che fino ad ora siamo rimasti inascoltati».