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CREMONA

Solidarietà in carcere: donati 7 tablet ai detenuti

Grazie ai proventi della mostra "Il Chiaroscuro del carcere" si potranno videochiamare avvocati e famigliari, mentre le visite sono ancora sospese

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

19 Luglio 2021 - 19:37

Solidarietà in carcere: donati 7 tablet ai detenuti

Giovedì 7 novembre 2019. Per iniziativa della Camera Penale di Cremona e Crema 'Sandro Bocchi', a Cà del Ferro fu inaugurata la mostra Il Chiaroscuro del carcere, 28 foto in bianco e nero scattate dall’avvocato milanese Alessandro Bastianello che raccontano il percorso del detenuto, dall’ingresso alla cella. Una settimana dopo, la mostra fu trasferita al Palazzo di Giustizia. E fu un successo. Gli scatti erano così belli, soprattutto suggestivi, che vennero venduti tutti, anzi "in alcuni casi abbiamo dovuto fare la ristampa". E con i circa 1600 euro netti ricavati, da ieri i detenuti del carcere hanno in dotazione sette tablet con all'interno la SIM per fare le videochiamate agli avvocati, ma anche per poter parlare con i familiari.
I tablet sono stati consegnati alla direttrice Rossella Padula dal presidente della Camera Penale, Alessio Romanelli con il segretario Laura Negri e Marilena Gigliotti, referente carcere per la sezione. Accanto alla direttrice Padula, il Commissario Pierluigi Parentera e la capo area trattamentale Vincenza Zichichi.

"Avevamo chiesto alla direttrice come potevamo impegnare la somma in favore del carcere – spiega il presidente Romanelli - . La direttrice, sentiti Parentera e Zichichi, ha chiesto l'acquisto di tablet con inserimento di SIM per consentire ai detenuti di parlare con gli avvocati. Ho dato atto alla direttrice che Cremona è stato uno degli istituti che ha sempre consentito, anche in periodo di emergenza sanitaria, a parte i primi mesi dello scorso anno, ai difensori i colloqui in presenza, le video chiamate e di averle incrementate. Non era scontato.".

"Il senso del nostro andare in carcere – prosegue Romanelli - non era solo la consegna dei tablet, ma anche per vedere di accendere i riflettori sull'argomento. Il carcere di Cremona, al di là del nostro ottimo rapporto con la direttrice, per quello che ci risulta ci sembra un carcere dove si sono fatti anche dei grossi passi in avanti rispetto al periodo precedente. Il carcere è ben gestito. Non ci risultano segnalazioni, poi tutto si può migliorare. Qui lavorano molto bene e molto seriamente". La consegna dei tablet è stata anche l'occasione "di chiedere alla direttrice il permesso di consentire la raccolta delle firme sulla riforma della giustizia in carcere. Ed anche questo, non per raccogliere quattro o cinque firme, ma per dare un segno della nostra presenza in carcere. Il permesso andrà autorizzato dall'amministrazione penitenziaria. In proposito, la settimana prossima ci saranno tre giorni di raccolte firme: il 28 a Cremona, il 29 a Crema, il 30, se sarò possibile, anche in carcere, perché il senso è di andare in carcere".

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