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Visoni, stop agli allevamenti

La risposta dell’assessore Moratti al gruppo del Pd: nessun pericolo per la salute degli abitanti. Piloni: «Il governo ha ufficializzato la dismissione con gli indennizzi per la riconversione dell’attività»

La Provincia Redazione

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06 Luglio 2021 - 15:46

Visoni, stop agli allevamenti

MILANO - Dopo l’approvazione dello specifico ordine del giorno portato in aula il 30 marzo, oggi il gruppo consigliare del Partito Democratico ha riportato la questione visoni al dibattito per chiedere a Regione Lombardia quali misure di verifica e di controllo sugli ultimi due allevamenti lombardi abbia messo in campo per tutelare la salute pubblica, in ottemperanza a quanto previsto dall’ordinanza del Ministero della Salute.

È il consigliere regionale Matteo Piloni, capodelegazione dem in commissione Agricoltura, dopo la risposta della vicepresidente Letizia Moratti all’interpellanza presentata questa mattina in aula consiliare, a spiegare cosa accadrà in merito ai controlli negli allevamenti di visoni presenti nelle province di Cremona e Brescia. 

Non è stata rilevata alcuna criticità e non vi sono pericoli reali per chi vive nelle vicinanze degli allevamenti

«L’assessore ci ha riferito che sono state effettuate 38 ispezioni, testati 1.440 capi e abbattuti 22 (su un totale di 3.400 capi presenti in Lombardia dopo l’abbattimento dei 28 mila capi presenti nell’allevamento di Capralba), non è stata rilevata alcuna criticità e non vi sono pericoli reali per chi vive nelle vicinanze degli allevamenti – riporta Piloni - una risposta puntuale che ha fornito numeri e dati rassicuranti e che fa seguito alle nostre richieste presentate durante la sessione europea. Un altro ottimo segnale che risponde alle nostre richieste - conclude Piloni - è la formalizzazione, da parte di Regione Lombardia il 21 aprile scorso, della richiesta al Governo di procedere alla dismissione definitiva di tali allevamenti sul territorio regionale, anche con gli indennizzi necessari per riconvertire l'attività. Una proposta di civiltà che abbiamo presentato e che è stata approvata da tutto il consiglio regionale».

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