L'ANALISI
03 Luglio 2021 - 06:10
CREMA - Uno sconto sulla tassa rifiuti di circa il 3% su base annua, il che significa dai 5 ai 15 euro di risparmio per le tasche delle famiglie cremasche: il calcolo è in base ai componenti del nucleo familiare. Più sono, più elevato è il risparmio. Questo il taglio previsto dal Comune per la tariffa. Contribuiscono una serie di fattori, dalla qualità della differenziata, grazie dunque al senso civico e ambientale della stragrande maggioranza dei residenti, alla percentuale stessa dell’immondizia che viene riciclata e non finisce dunque in discarica, sino ai contributi statali. L’assessore al Bilancio Cinzia Fontana fa il punto della situazione. «Ci sono tre dati soddisfacenti relativi alla differenziata 2019, che ci hanno permesso di raggiungere questo risultato. La percentuale di rifiuti riciclati in città è al 75%, mentre la media nazionale per la fascia dei comuni tra 30 e 50 mila abitanti è del 63%. Poi il cosiddetto valore della raccolta dell’indifferenziata pro capite. Per realtà di dimensioni di Crema, è pari a 177 chilogrammi per abitante, da noi è 57 chilogrammi in meno. Il terzo dato utile per stabilire il livello di performance del servizio è il cosiddetto costo unitario effettivo, il rapporto centesimi di euro per ogni chilo di rifiuti prodotti. Il riferimento standard è 35 centesimi, Crema è 22».
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