L'ANALISI
02 Luglio 2021 - 09:14
Il primario Maurizio Grassi e l'ingresso del reparto
CREMA - L’occasione celebrare i 10 anni di lavoro dell’unità operativa di Oncologia, e per segnare un punto di ripartenza nelle attività di prevenzione e di lotta ai tumori nel cremasco, non solo dal punto di vista ospedaliero, ma anche per il coinvolgimento di associazioni che collaborano da anni con il reparto diretto da Maurizio Grassi.
Il convegno «Dieci anni di cura insieme» si è tenuto ieri in sala Polenghi. Il direttore generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale Germano Pellegata ha esortato i cremaschi a tornare in ospedale per visite ed esami, in particolare quelli oncologici, fondamentali per la prevenzione.
L’assessore comunale al Bilancio Cinzia Fontana, ha aggiunto: «Il grande lavoro dell’unità operativa si evince anche dalla presenza di associazioni e volontari».
Poi, l’intervento del vescovo Daniele Gianotti. «L’oncologia ha una missione ben specifica nell’ambito della cura, ma la dimensione della relazione è fondamentale per un percorso ottimale, come quella che Gesù aveva per i malati».
Il primario Maurizio Grassi ha sottolineato il lavoro del team. «Dieci anni dell’unità operativa, ma gli albori sono stati posti dal professor Canger, poi Tansini, Ceravolo e Bobbio Pallavicini. Noi abbiamo navigato grazie alle loro basi. Abbiamo anche un insostituibile rapporto con le associazioni di volontariato che ci aiutano nel rispondere ai bisogni della popolazione cremasca».
Altra ricorrenza di giornata, la permanenza in ospedale come cappellano da 20 anni di don Alberto Guerini. «Il nostro scopo ultimo – ha proseguito Grassi – è portare qualche peso che gli altri non sarebbero in grado di sopportare, come fa il mulo».
Susanna Piloni, responsabile del servizio di psico oncologia, ha presentato le associazioni, a cominciare dagli ex dipendenti dell’ospedale che si occupano del trasporto a Cremona dei pazienti che devono effettuare la radioterapia. Viaggi a bordo di un pullmino da 8 posti più l’autista che vanno avanti dal 2008. Poi, l’associazione Donna sempre onlus, che unisce pazienti con tumore alla mammella e la Rubino (Ricerca, umanizzazione e benessere in onclogia), per la quale è intervenuto il presidente Gianni Risari. «Sopperiamo a piccole necessità concrete, che tante volte fanno la differenza nella qualità della vita che si deve trascorre in momenti difficili». Infine l’Aipamm, l’associazione pazienti affetti da mielofibrosi nata a Crema per il sostegno alla ricerca, ma poi passata anche ad affiancare anche i pazienti stessi.
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