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VIADANA

La strada dimenticata, ma non dai cittadini

Via Garibaldi dissestata e pericolosa. Sale la protesta di pedoni e ciclisti

Nicola Barili

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01 Luglio 2021 - 06:05

La strada dimenticata, ma non dai cittadini

VIADANA - «Le buche non sono di destra né di sinistra», diceva un ex sindaco di Viadana quando sedeva in municipio. Nel senso che, chiunque sia al governo della città, le buche vanno, o andrebbero, sistemate. «Ma di via Garibaldi si sono dimenticati tutti», tuona un cittadino che da tempo segnala le pessime condizioni del fondo stradale di quella che i viadanesi chiamano il Borgo.

Una strada che corre accanto ai portici, molto battuta dalle auto in quanto rappresenta una delle uscite dal centro storico verso i quartieri di San Pietro e Carrobbio. A fare le spese dell'intenso traffico, e forse di un lavoro a suo tempo non proprio perfetto, è soprattutto il lato della via accanto ai portici, quello che è stato realizzato per le biciclette in quando il resto della strada è poco praticabile dato il fondo in grossi sassi compattati. Questa «ciclabile» è davvero disastrata, con interi blocchi di pietra divelti, rotti, in alcuni punti sbriciolati.

Risultato? «Un vero pericolo per chi transita in via Garibaldi in bicicletta, si rischiano cadute rovinose oltre che danni alle bici», spiega un pensionato che percorre abitualmente la strada per andare a comperare il giornale e a bere il caffè. Un altro viadanese ci mette il carico da novanta: «Ho segnalato in Comune più volte la pessima condizione della via, ma senza risultato. Perché chi ha l’incarico di controllare e intervenire, non lo fa?». Va ricordato che i problemi di via Garibaldi arrivano da lontano e sono legati a un fondo stradale, già più volte rifatto, che sembra più adatto ai pedoni (non con i tacchi, pero!) che non alle auto e alle biciclette.

Sempre a proposito di strade dissestate, dall’assessore ai Lavori pubblici Ivan Gualerzi arriva la notizia che in tempi abbastanza brevi, cioè nelle prossime settimane, il Comune interverrà nella zona industriale Fenilrosso con una nuova asfaltature di quelle vie, e sono quasi tutte, piene di buche, avvallamenti e fondo sbriciolato, tanto da aver costretto l’ente pubblico a mettere delle transenne per segnalare i punti peggiori. Le proteste sono state tante, considerando anche che le strade in questione servono come ingresso e uscita dalla Gronda Nord e, una volta terminata la rotatoria tra via Kennedy e via Dei Tigli, saranno probabilmente ancora più trafficate, soprattutto dai mezzi pesanti. «I lavori in zona Fenilrosso erano già previsti nel piano asfalti del Comune», spiega Gualerzi.

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