L'ANALISI
30 Giugno 2021 - 09:01
I sommozzatori greci scoprono il relitto
SONCINO - Si può recuperare e identificare un aereo dell’Asse, a ottant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel Mar Egeo dalle rive dell’Oglio? La logica dice di no. Impresa impossibile, per tempo e per mezzi. Ma gli archeologi dell’aeronautica soncinese non si piegano certo a regole tanto semplici e, anzi, hanno dimostrato spesso di apprezzare maggiormente le sfide più ardite. Infatti, da Soncino, sono riusciti a ricostruire la storia dello Junkers JU52, aereo trimotore della Luftwaffe precipitato al largo della Grecia in pieno conflitto. In campo anche i sommozzatori ellenici, segnando la prima storica collaborazione mediterranea del gruppo pancremonese che già vantava connessioni americane e britanniche.
Nell'estate de 2018 un team di divers di Atene organizza una spedizione sui fondali dell’isola di Rodi, nell'area marina antistante Lindos e Gadurrà. A non più di un miglio nautico dalla costa viene rinvenuto adagiato sul fondale un relitto di un aereo. La fusoliera ancora integra è ben visibile e la cabina di pilotaggio ha tutti gli strumenti ricoperti da vegetazione e sedimentazione. Ormai il relitto giace da oltre settantacinque anni su quel letto di sabbia e è diventato un tutt'uno con l'ambiente circostante.
I sommozzatori ateniesi l’hanno trovato ma non possono classificarlo: entrano dunque in campo i soncinesi e soresinesi di Air Crash: l’archeoaviatore Luca Merli si mette subito al lavoro immergendosi in centinaia di copie di documenti scoloriti e quasi illeggibili. Gli indizi sono «aereo JU52 e Lindos costa Isola di Rodi» ma purtroppo dal fornitissimo archivio luftwaffe di cui il team dispone non emerge nulla.
Grazie alle foto arrivate dalla Grecia, però, qualcosa comincia a delinearsi. Il responso è arrivato oggi dopo anni di lavoro: «Il
trimotore Ju52 decollò dalla ex base della Regia aeronautica di Gadurrà per una missione di soccorso in mare o di addestramento con sgancio di gommoni per simulare uno sbarco – spiegano da Air Crash Po -. Il pilota, a bassissima quota, ha ridotto al minimo i giri del motore centrale per ridurre la turbolenza e far si che l'ammaraggio dei gommoni fosse meno difficoltoso ma putroppo in motore di sinistra si è spento con conseguente capovolgimento dell'aere. L’altra ipotesi è che lo Ju52 subito dopo il decollo abbia avuto problemi ai motori e abbia tentato un ammaraggio,con il tentativo di salvataggio dell'equipaggio con i gommoni. Da documentazione, risulterebbe un solo membro d'equipaggio deceduto, Hans Beck, mentre altri due si salvarono. Alcune risposte forse non le avremo mai ,ma chi potrà vedere quel relitto potrà conoscerne la storia».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris