L'ANALISI
28 Giugno 2021 - 21:06
Carlo Malvezzi e Don Foglia
CREMONA - Sì unanime del Consiglio comunale all’ipotesi di autorizzare la possibilità di conservare le ceneri dei defunti nelle chiese cittadine. Tuttavia per arrivare a rendere concreta la proposta lanciata nel 2016 dal parroco di Sant’Abbondio, don Andrea Foglia, e sottoposta oggi all’assemblea cittadina da Carlo Malvezzi (Forza Italia), occorre un’integrazione del vigente Regolamento di Polizia Mortuaria. Che non può essere in conflitto con altre normative, come quella regionale, che, secondo l’assessore con delega al Cimitero Simona Pasquali, lascia margini di incertezza.
«Se la norma non vieta espressamente la conservazione delle ceneri in altro luogo rispetto alla residenza del familiare, la delibera di Giunta ha un allegato, che è utilizzato da tutti i Comuni lombardi, che inserisce la residenza legale del familiare come luogo di conservazione delle ceneri sotto la propria diligente custodia, garantendone la non profanazione. Chiederemo quindi — ha annunciato Pasquali — un’interpretazione autentica della norma a Regione Lombardia in modo da procedere senza particolari problemi. Per tutte le altre richieste di dispersione delle cenere, sono in corso le procedure per la realizzazione di un Giardino delle rimembranze al Cimitero».
Pasquali ha anche spiegato che «non vi è alcuna contrarietà ad accogliere la richiesta di custodire le ceneri nei luoghi di culto». Era stato don Foglia a lanciare l’idea sul giornalino parrocchiale. Il sacerdote ne aveva parlato anche con il vescovo Antonio Napolioni.
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