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CREMA. LA FONDAZIONE

San Domenico, torna l’ex presidente Cabini

Ma come socio «fondatore». L’azienda Icas entra a far parte dell’ente culturale della città

Greta Mariani

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28 Giugno 2021 - 18:35

San Domenico, torna l’ex presidente Cabini

L’imprenditore Umberto Cabini con il presidente Renato Strada

CREMA - L’Icas di Umberto Cabini fa il suo ingresso nella Fondazione San Domenico. Nuovo socio fondatore, dopo l’adesione della Ancorotti Cosmetics, quello di Cabini è anche un ritorno alle origini. L’imprenditore è stato infatti presidente della fondazione che gestisce San Domenico e scuola di musica Folcioni dal 2006 al 2012 e a lui si deve la realizzazione dello spazio galleria ArTeatro, che ospita mostre di artisti locali e internazionali. In conferenza stampa, è stato annunciato l’ingresso della sua azienda leader nel settore degli arredamenti per farmacie e punti vendita, che da tempo è eccellenza del territorio e non solo. Figura di spessore quella di Cabini, già presidente dell’Associazione Industriali Cremona e attualmente alla guida della fondazione Adi Collezione Compasso d’Oro di Milano, con la quale sta mettendo in cantiere idee e progetti innovativi per il futuro. 

Ci riempie di orgoglio poter contare sulla presenza di una realtà importante come quella dell’azienda di Cabini

Un avvenire che, con alcune collaborazioni, potrebbe vedere protagonista anche Crema. «Ci riempie di orgoglio poter contare sulla presenza di una realtà importante come quella dell’azienda di Cabini — ha commentato il presidente della Fondazione San Domenico Giuseppe Strada —: mai come in questo momento di riprese, si sente il bisogno di idee e progetti per continuare a proporre alla città un livello culturale adeguato e interessante. Ancor più dei contributi economici, che comunque aiutano l’organizzazione delle attività, servono spunti creativi. E siamo certi che le collaborazioni coi nuovi e già assodati soci fondatori e sostenitori potranno portarne». 

Cabini ha espresso il «piacere di ritrovarmi in questo luogo, dopo anni dalla presidenza del San Domenico, di cui conosco bene la realtà e anche le problematiche che possono essere legate a un cambio di statuto, come avvenuto quest’anno per l’adeguamento al Terzo Settore. Ecco perché non ho esitato a dare la mia adesione, già in programma da qualche tempo e ora arricchita anche dall’ingresso di altri imprenditori come Renato Ancorotti. Speriamo di riuscire a coinvolgere altri colleghi a capo di realtà cittadine».

L’Icas rientrerà nella fascia dei soci fondatori (successivi alla reale data di costituzione), come Ancorotti, sottoscrivendo l’atto originario e garantendo un contributo triennale. La cifra fissata, da nuovo statuto, è dai 5 mila euro in su, a discrezione del socio. Un cambio di regolamento, rispetto al contributo fisso e non modificabile (di 12 mila euro) sulla partecipazione triennale, da precedente statuto. 

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