L'ANALISI
24 Giugno 2021 - 06:10
CREMONA - Ha al suo attivo 37 anni di dirigenza, ha diretto la scuola primaria di Pieve San Giacomo, l’istituto di Sospiro e il Circolo didattico Cremona 1 poi diventato istituto Comprensivo Cremona 1, ha visto cambiare l’istruzione dell’obbligo ed è stato un innovatore indefesso. Piergiorgio Poli con il 1° settembre sarà in pensione, dopo una vita passata al servizio della scuola. «Io vengo dalla scuola del maestro unico, dei grembiuli neri per i bambini e bianchi per le bambine, una scuola di altri tempi che ho visto cambiare a seconda delle indicazioni ministeriali e che ho cercato di innovare – si racconta Poli nel suo ufficio alla
media Campi -. Dopo sette anni di insegnamento, agli inizia degli anni Ottanta decisi di mettere a frutto la mia laurea in pedagogia e partecipai al concorso nazionale a Roma per preside, o come si diceva allora direttore. Eravamo in più di cinquemila. Sono stato uno dei più giovani dirigenti in Italia, era l’anno scolastico 1983/’84. Storia a parte, in 37 anni di dirigente sono passato dal maestro unico, all’equipe didattica, al team di maestre, dalle compresenze al maestro prevalente. La didattica e la capacità di lavorare insieme sono sempre state per me due priorità, con la necessità di mettere sempre al centro lo sviluppo di apprendimento ma anche relazionale». Nell’ultimo anno Poli ha ricevuto l’importante riconoscimento internazionale di Eroe dell’apprendimento: «Diciamo che ho chiuso in bellezza – dice sorridendo -, il fatto che i sia stato riconosciuto questo impegno nei confronti degli apprendimenti non solo mi gratifica, ma dà senso e conclusione alla mia attività di dirigente scolastico. Vado in pensione sereno, con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per la scuola, di aver contribuito alla formazione di tanti docenti e ragazzi, ora avanti i giovani».
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