L'ANALISI
22 Giugno 2021 - 09:20
Una ragazza si rifornisce alla casetta dell'acqua
SPINEDA - Stop al rifornimento selvaggio alla casetta dell’acqua. È dovuta intervenire l’amministrazione comunale, mettendo un tetto al numero di litri per ogni rifornimento e mettendo una cartello con una sorta di buone maniere, davanti all’erogatore della casetta di via dello Sport, aperta lo scorso settembre.
«In diverse occasioni – spiega il sindaco Fabrizio Bonfatti Sabbioni – abbiamo visto persone fare un uso non consono della casetta. Gente che si lavava le mani e le braccia dopo una giornata di lavoro, gente che attaccava la canna e riempiva taniche da cinque litri, anche cinque taniche alla volta, altre persone che stipavano il cassone del furgone di bottiglie».
Le nuove regole entrate in vigore ricordano che «è vietato ad ogni accesso, prelevare un ingente quantitativo d’acqua, massimo 6 litri alla volta, al fine di evitare il surriscaldamento termico della pompa di erogazione: l’impiego di contenitori di grande capienza, quali taniche, bidoni e simili; applicare o accostare ai rubinetti di erogazione dell’acqua dispositivi di vario genere che consentano diverso prelievo dell’acqua come canne e prolunghe, lavarsi le mani e bere dall’erogatore».
Per cercare di regolamentare l’accesso, l’amministrazione ha chiesto la possibilità di usare un badge magnetico per il riconoscimento di chi la utilizza. «Siamo zona di confine e da noi vengono anche molte persone residenti in provincia di Mantova come da Commessaggio, Rivarolo Mantovano, Cividale e Sabbioneta. Nei loro Comuni Tea acque ha installato le casette dell’acqua ma a pagamento, anche se il costo è decisamente irrisorio, mentre in provincia di Cremona Padania Acque fornisce il servizio in maniera totalmente gratuita. Anche per questo motivo spesso nella casetta di Spineda l’acqua frizzante finisce. L’addetto all’inserimento dell’anidride carbonica deve venire tutte le settimane a ricaricare il gas ed è capitato che sia dovuto venire a Spineda anche due volte in una settimana. L’acqua è un bene pubblico di tutti, ma va sempre presa con coscienza e buon senso».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris