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BASSA PIACENTINA

A Venezia in kayak meglio che in auto

L’avventura da record di Girotto e Cogni partiti da Monticelli

Elisa Calamari

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21 Giugno 2021 - 06:15

A Venezia in kayak meglio che in auto

MONTICELLI - Sono partiti domenica scorsa dal pontile della canottieri Ongina e il programma prevedeva l’arrivo a Venezia ieri all’ora di pranzo, ma invece sono addirittura riusciti ad anticipare i tempi: gli amici Eugenio Girotto e Riccardo Cogni hanno raggiunto la Serenissima già venerdì, pagaiando nonostante imprevisti e inesperienza. 

L’idea è nata in leggerezza, una sera durante una cena. Abbiamo preso una lezione di kayak, due settimane fa proprio alla canottieri Ongina, e abbiamo deciso di partire

Una sfida-avventura che i monticellesi hanno intrapreso quasi per caso: «L’idea è nata in leggerezza, una sera durante una cena – spiega Girotto –. Abbiamo preso una lezione di kayak, due settimane fa proprio alla canottieri Ongina, e abbiamo deciso di partire. Il kayak ci è stato gentilmente prestato dalla canottieri Baldesio di Cremona sabato scorso e il giorno successivo siamo partiti».

A fare il tifo per loro, a distanza, sono stati proprio i soci della Sco che quest’anno festeggia il centenario. E quale modo migliore per farlo, se non con un’impresa record? «Il duo amatoriale sta attraversando i paesi rivieraschi con la cadenza e la lentezza del viaggio antico – raccontano dalla canottieri –. Immergendosi nella splendida natura del Grande Fiume, assaporano il viaggio non come tragitto da compiere nel più breve tempo possibile ma come momento di arricchimento e parte fondamentale dell’intera vacanza. L’arrivo a Venezia è previsto per domenica (ieri, ndr) verso le 13. Non possiamo fare altro che tifare per Eugenio e Riccardo ed unirci virtualmente al loro viaggio, sperando presto di incontrarli allo Chalet per farci raccontare la loro esperienza».

E invece, sorpresa nella sorpresa, i 222 chilometri sono stati appunto coperti in un tempo addirittura migliore rispetto al previsto. Nonostante il caldo e le difficoltà incontrate: «Mercoledì mattina abbiamo anche rotto il timone – spiega ancora Girotto – però siamo arrivati sani e salvi, venerdì».

Un’esperienza che ha permesso loro di conoscere angoli di fiume nascosti, oltre a tante persone che li hanno incoraggiati e aiutati dalla riva, come ad esempio gli amici della Locanda dei Pontieri di Guastalla dove hanno fatto tappa dopo i primi 79 chilometri. Insomma, per trascorrere un weekend a Venezia avrebbero senza dubbio potuto scegliere di imboccare l’autostrada e di guidare per circa due ore e mezza fra il traffico estivo. Ma vuoi mettere la soddisfazione di raggiungere piazza San Marco a remi, mettendo a frutto gli insegnamenti appresi appena due settimane prima?

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