L'ANALISI
21 Giugno 2021 - 06:05
CASALMAGGIORE - La giunta comunale ha approvato il nuovo regolamento per l’applicazione della Tarip, cioè la Tariffa puntuale corrispettivo, con la possibilità per chiunque vi abbia interesse di formulare osservazioni o reclami entro giovedì alle 12.45 all'Ufficio Protocollo - Centro Servizi al Cittadino del Comune.
Sindaco e assessori hanno dato mandato al responsabile dei servizi finanziari Marirosa Badalotti di predisporre un’apposita istruttoria per il consiglio comunale, a seguito delle eventuali osservazioni sulle modifiche proposte, affinché si proceda all’approvazione definitiva del regolamento. L’atto è stato assunto in seguito al fatto che è stato riformato il codice ambientale, con modifiche relative a una nuova definizione di rifiuti urbani e di rifiuti speciali, la classificazione di questi ultimi, l’abrogazione del principio di assimilazione ai rifiuti urbani, la corresponsione della sola quota fissa delle utenze che conferiscono rifiuti per il recupero e la possibilità di uscita dal servizio pubblico.
In base alle variazioni normative e all’adeguamento al decreto legislativo 116 del 2020, «non sono più presenti rifiuti speciali assimilati agli urbani e, pertanto, le utenze non domestiche che producono rifiuti speciali che vengono avviati al recupero possono beneficiare dell’abbattimento della quota variabile Tari, se dimostrano di aver avviato al recupero i rifiuti medesimi, mediante apposita documentazione».
Viene inoltre precisato che la tariffa deve essere determinata nel rispetto del principio comunitario «chi inquina paga», commisurando le tariffe alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte nonché al costo del servizio sui rifiuti. Nella commisurazione delle tariffe secondo gli usi e la tipologia delle attività svolte, le tariffe per ogni categoria o sottocategoria omogenea sono determinate moltiplicando il costo del servizio per unità di superficie imponibile accertata, previsto per l’anno successivo, per uno o più coefficienti di produttività quantitativa e qualitativa di rifiuti. La tariffa è composta da una parte fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio, e da una parte variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti e va applicata alle due macro categorie di utenze domestiche e non domestiche. La strutturazione della tariffa prevede che la parte fissa per le utenze domestiche è determinata in base alla superficie e alla composizione del nucleo familiare, mentre la parte variabile della tariffa «è rapportata alla quantità di rifiuti indifferenziati e differenziati specificata per chilogrammo, prodotta da ciascuna utenza». In relazione alle utenze domestiche, la quota variabile «deve intendersi comprensiva sia delle superfici adibite a civile abitazione sia delle relative pertinenze».
Nell’atto di giunta si ricorda che con la deliberazione di Arera - Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, «sono stati revisionati i costi che devono trovare copertura con le tariffe Tari, nonché è stata stabilita una diversa individuazione dei costi fissi e dei costi variabili» e si rileva che «le tariffe del Comune di Casalmaggiore sono conformi al criterio enunciato». Con le tariffe determinate «è assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio».
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