L'ANALISI
17 Giugno 2021 - 09:09
CREMONA - È stato quello di ieri l’ultimo giorno utile per il pagamento dell’acconto Imu, Imposta municipale unica sugli immobili di proprietà, esclusa l’abitazione principale. I contribuenti erano chiamati a versare una rata pari al 50% del totale. La seconda, il saldo, dovrà essere versata all’Agenzia delle Entrate entro il prossimo 16 dicembre.
A Cremona - dove il Comune ha introdotto varie aliquote agevolate, ad esempio quelle legate alle zone soggette a rigenerazione urbana - questa prima tranche di Imu ha interessato un numero consistenti di soggetti. La rilevanza di questa voce tributaria municipale è stata delineata ieri dall’assessore comunale al Bilancio, Maurizio Manzi, reduce dalla riunione di giunta.
«Nel nostro bilancio di previsione abbiamo indicato, per questa voce, un importo pari a 19,3 milioni di euro. Si tratta di una cifra teorica, ovviamente, perché poi bisogna vedere cosa accade, come si comportano privati e aziende. Lo scorso anno - spiega Manzi - un certo numero di soggetti ha pagato l’Imu al momento del saldo».
Le novità introdotte a livello di agevolazioni per aiutare i contribuenti più colpiti dall’emergenza Coronavirus, non dovrebbero incidere in modo particolarmente pesante.
«La riduzione del 50% per chi risiede all’estero ha un impatto minimo - spiega Manzi -. Altro discorso per quel che concerne le agevolazioni previste dalla legge di bilancio e dal Dl Sostegni, ma lì — chiarisce l’assessore al Bilancio - ci aspettiamo ristori dal Governo. È il caso di ricordare - precisa l’assessore - che l’Imu non viene versata direttamente al Comune ma allo Stato, tramite il modulo F24. Tra l’altro, sul sito del Comune c’è una applicazione che permette di calcolare l’importo e di stampare il modulo da portare alle Poste».
Le aliquote quest’anno sono rimaste immutate. A Cremona siamo all’1,06% per le seconde case e allo 0,94% per gli immobili affittati a canone agevolato. Due anni fa era allo 0,62%.
Sono tenuti a versare l’Imu i proprietari, ma anche gli usufruttuari e coloro che hanno un diritto reale di abitazione, uso, enfiteusi e superficie. Nel caso in cui l’immobile abbia più proprietari o contitolari di diritto reale, ciascuno di questi ha versato l’imposta municipale unica in proporzione alla propria quota. Se è vero che Imu non deve essere versata per l’abitazione principale, questa regola non vale se l’immobile appartiene alle categorie catastali considerate di lusso (A/1, A/8 e A/9). Anche l’emergenza Covid - come ha spiegato Manzi - ha inciso in questa tornata tributaria. A causa dell’emergenza Coronavirus, la Legge di Bilancio e il Dl Sostegni hanno previsto esenzioni. Ad esempio, per i destinatari dei contributi a fondo perduto (secondo lo stesso Dl, i titolari di partiva Iva che svolgono attività d’impresa, arte o professione o producono reddito agrari), i proprietari di immobili in cui vengono svolte attività connesse al turismo, alla ricettività alberghiera e allo spettacolo, i proprietari di immobili colpiti da sisma. «Ma in quest’ultimo caso bisogna che proprietario dell’immobile e conduttore dell’attività coincidano», ha spiegato Manzi.
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