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«Sentinelle» in campo contro la mala movida

Intesa fra imprenditori e Forze di Polizia: collaborazione stretta per la sorveglianza

La Provincia Redazione

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17 Giugno 2021 - 06:25

«Sentinelle» in campo contro la mala movida

CREMONA - La parola d’ordine, emersa dall’incontro in Confcommercio tra Fipe (la Federazione che riunisce gli imprenditori dei pubblici esercizi) e i rappresentanti delle forze dell’ordine è «collaborazione». Una sinergia ancora più incisiva rispetto a quanto (di buono) fatto fino ad oggi che è stata auspicata dal comandante della Polizia Locale Pier Luigi Sforza e dal dirigente della Polizia Amministrativa e di sicurezza, Paolo Pizzimenti, intervenuto per il questore Carla Melloni, ma anche da Andrea Badioni, presidente di Confcommercio Cremona, da Alessandro Lupi (che guida la Fipe) e dal suo vice Emiliano Bruno. E, sulla stessa linea si sono espressi gli esercenti intervenuti, alcuni in presenza, altri in collegamento web. Per tutti è giusto non ignorare i segnali di disagio e di mala movida che, negli ultimi mesi si sono fatti più frequenti.

«Con l’ordinanza – confermano i responsabili delle forze dell’ordine — abbiamo cercato di dare indicazioni stringenti che colpissero in maniera precisa quelle situazioni che sono alla base del disagio e che, spesso, non hanno nulla a che vedere con i pubblici esercizi».

«Alcol e bottiglie di vetro - è entrato nel merito il dirigente della Questura Pizzimenti – sono elementi che, combinati, possono portare a situazioni estremamente pericolose. L’ordinanza, che nasce dal tavolo per la sicurezza, vuole intervenire proprio su questo fronte. Ma lo fa, rispettando le attività, il loro diritto al lavoro, il loro impegno per garantire un divertimento sano e responsabile. Si tratta di un provvedimento temporaneo. A fine giugno valuteremo gli effetti della ordinanza. Di certo, anche grazie ad una rafforzata sensibilità sul tema, e un lavoro ancora più intenso delle forze dell’ordine, la situazione appare migliorata».

Agli imprenditori, in sostanza, si chiede di essere sentinelle di situazioni potenzialmente pericolose e di allertare le forze dell’ordine prima che si generino vere situazioni di pericolo.

«Una vigilanza responsabile che è preziosissima — ha dichiarato il comandante Sforza, che ha citato, come conseguenze dell’abuso di alcol non solo i disordini nelle piazze e nelle vie del centro, ma anche i tanti incidenti stradali, con le conseguenze drammatiche, anche in termini di vite umane, che ne conseguono —. Cremona resta una città tranquilla ma serve l’impegno di tutti perché resti tale, per evitare derive pericolose. Sappiamo del vostro impegno e pensiamo che sia un punto di forza per la comunità. Insieme possiamo fare ancora meglio».

«Siamo per la cultura della legalità e del rispetto delle regole — ribadiscono Badioni e Lupi –. Non possono essere ammesse eccezioni. Perché basta un caso isolato per danneggiare tutto il settore. Da sempre siamo per la collaborazione con le forze dell’ordine. Ma anche per promuovere con i giovani una educazione al divertimento consapevole e responsabile. I fatti delle ultime settimane, legati probabilmente, anche alla fine di lockdown e coprifuoco – come hanno confermato anche le forze dell’ordine - ci spronano a fare ancora di più. Per i clienti e per le imprese che hanno bisogno di lavorare in serenità».

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