CALCIO
23 Maggio 2021 - 19:30
La protesta delle Sentinelle in piazza Duomo e quella della Sinistra in piazza Garibaldi
CREMA - Trentacinque Sentinelle in piedi, in piazza Duomo, distanziate e silenziose, a manifestare con in mano cartelli la loro contrarietà all’approvazione del disegno di legge Zan, contro l’omotransfobia. Con loro anche una decina di esponenti del Fronte Veneto Skin heads. E in contemporanea, un gruppo di una ventina di esponenti di Sinistra Classe e Rivoluzione in piazza Garibaldi, per una contromanifestazione a favore del medesimo documento, approvato dalla Camera nel novembre scorso e ora in procinto del vaglio in Senato. Punti di vista opposti, su un argomento che fa discutere a livello nazionale e che sta dividendo il Parlamento e le forze politiche che hanno dato vita al governo di unità nazionale. Nell’una e nell’altra piazza, un imponente spiegamento di forze dell’ordine a sorvegliare il corretto svolgimento e a evitare eventuali frizioni tra i manifestanti, sia pure lontani tra loro. A coordinarlo, il vicequestore Bruno Pagani.
Piazza Duomo è stata transennata, cosa che non ha fatto piacere alle Sentinelle. I due eventi non hanno comunque distratto il passeggio domenicale dei cremaschi. Se Sinistra Classe e Rivoluzione ha puntato sulla lotta alla discriminazione di chi ha orientamenti sessuali diversi, le Sentinelle hanno inteso focalizzare l’attenzione sulla presunta inutilità di una legge specifica e sul rischio che correrebbe chi non si «allinea al pensiero dominante», vedendo violata la propria libertà di espressione. Eloquenti i testi dei loro cartelli: «Il figlio è mio e lo educo io», «Fuori i gender dalla scuola», «L’identità di genere cancella la donna», «L’uomo è maschio e la donna è femmina»; «Non imbavagliate le coscienze». «Siamo di fronte a una proposta di legge con un testo pasticciato e arrogante — sostengono le Sentinelle — per la quale esprimere opinioni può essere considerato discriminatorio. Il testo sull’omotransfobia, presentato come necessario per punire le violenze e le discriminazioni nei confronti di chi prova attrazione per lo stesso sesso, è innanzitutto inutile. Il nostro ordinamento giuridico punisce già qualunque tipo di violenza, prevedendo anche aggravanti ove necessarie. È inoltre pericoloso poiché non viene specificata la fattispecie di reato. Ciò significa che anche le opinioni potranno essere oggetto di denuncia».
Agli antipodi la posizione espressa dai rappresentanti della Sinistra, dal loro sit-in di piazza Garibaldi: «È vergognoso che nel 2021 ci siano ancora discriminazioni riguardo l’orientamento sessuale. Oltre il 90% degli studenti omosessuali ha timore a manifestare la propria tendenza. Questa legge va approvata in fretta. L’Italia è in ritardo rispetto al resto d’Europa. Vogliamo essere liberi di amare chi e come ci piace».
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