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PIADENA DRIZZONA

Tributo al Milite ignoto: «La solita ingerenza»

Benelli si dissocia, non partecipa al voto ed esce dal consiglio

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

15 Maggio 2021 - 06:46

Tributo al Milite ignoto: «La solita ingerenza»

Dante Benelli

PIADENA DRIZZONA - Dante Benelli si dissocia dalla cittadinanza onoraria conferita al Milite ignoto, medaglia d’oro al valor militare. La decisione arriva dal consiglio comunale, con voto unanime, ma sul punto si è dissociato il consigliere comunale di minoranza Benelli, che prima del voto è uscito dall’aula. L’iniziativa, ha spiegato il sindaco Matteo Priori, viene portata avanti con il sostegno dell’Anci in occasione del centenario — che cade il 4 agosto prossimo — della legge sulla «Sepoltura della Salma di un Soldato Ignoto». Nella zona ha già approvato lo stesso atto il Comune di Martignana di Po. Inoltre il 4 novembre 2021 sarà celebrato il centenario della traslazione e della solenne tumulazione del Milite ignoto nel sacello dell’Altare della Patria. L’auspicio dei promotori è che «a quel valoroso soldato, inizialmente voluto come ‘di nessuno’ e poi subito percepito come ‘di tutti’, possa oggi essere orgogliosamente attribuita la ‘filiale’ appartenenza ad ogni Comune d’Italia».

Il capogruppo di minoranza Ivana Cavazzini si è dichiarata favorevole. Benelli ha consegnato una dichiarazione, poi letta dal sindaco, ed è uscito dall’aula. «Il punto in discussione colpisce nel profondo il mio animo», ha scritto Benelli, spiegando che il suoi nonni hanno partecipato entrambi al primo conflitto mondiale. «Inoltre per questioni professionali ho potuto leggere la documentazione militare e caratteristica di moltissimi soldati italiani è l’umile estrazione contadina, artigianale o altro e che hanno lasciato gli affetti familiari per combattere nelle trincee del nord est italiano».

Il consigliere ha aggiunto di interpretare l’iniziativa come «la solita ingerenza della attuale stucchevole politica che intende appropriarsi di rievocazioni passate per riempire i vuoti di consenso, di credibilità e di lontananza spaziale con il paese reale. La complessa e drammatica storia di quei fanti non deve tramutarsi nella solita fiction che tende a rievocare i fatti con accentuati caratteri romanzeschi che si contrappongono alla gravità e tragicità del significato che si deve attribuire a una salma che rappresenta circa 650 mila fra caduti e dispersi. A mio avviso, il miglior contributo sarebbe quello di dedicare un rispettoso e devoto silenzio». La Cavazzini ha detto di capire il sentimento profondo di Benelli, ma ha aggiunto di credere che ci sia «un dovere di memoria che va trasmesso alle nuove generazioni, quindi è necessario parlarne e ci devono essere i segni tangibili di questo».

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