L'ANALISI
07 Maggio 2021 - 07:04
CASALMAGGIORE - Lo slogan è «basta scuse, è il momento di agire» e mai come in questo periodo è indicato, dopo un anno di pigrizia forzata indotta dai vari lockdown. Parliamo delle attività della Ginnastica dinamica militare italiana che si ispira ai capisaldi dell’attività a corpo libero. Le attività sono state avviate a Casalmaggiore un paio di anni fa e sono riprese lunedì, dopo uno stop forzato dalla situazione di emergenza sanitaria, nel parcheggio posto tra la sede Avis e la scuola primaria Marconi. «Ci troviamo ogni lunedì e giovedì alle 20», spiega l’istruttrice Arianna Cavalli, poco prima della sessione di ieri sera. «Quello che facciamo – spiega Arianna – deriva da un metodo elaborato nel 1978 per allenare gli atleti in vista delle loro prove di atletica, mentre l’associazione è nata cinque anni fa a Brescia. Sostanzialmente tutto si svolge sul posto, all’aria aperta, e non serve altro se non un tappetino e la voglia di fare. Può esserci, al massimo, l’utilizzo di qualche peso di uno o due chili, ma gli esercizi sono a corpo libero, per aumentare le proprie capacità di resistenza, combinando l’attività cardiaca con quella muscolare attiva».
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In primavera e in estate gli esercizi si svolgono all’aperto, d’inverno in palestra. La base, per il gruppo della Cavalli, è la palestra Marconi. «Due ore a settimana non sembrano tante, ma l’essenziale è farle seriamente e con continuità. La cosa importante e che fa in modo che si tratti di esercizi per tutti è che ognuno può calibrarli in base alle proprie capacità. Quindi, se si tratta di fare una corsa sul posto, ci sarà chi alza appena i talloni e chi alza di parecchio le ginocchia. Sta a ognuno regolarsi in base alle proprie caratteristiche e alle proprie capacità». Con il tempo, comunque, si migliora. «Anche perché la spinta a farlo – osserva l’istruttrice – arriva dal fatto che si fa tutto in gruppo. Questa è la molla che spinge chiunque a continuare e a migliorare. Il 50 per cento delle attività riguarda le gambe, ed è la parte iniziale, il resto coinvolge gli addominali, i bicipiti e i tricipiti». Fondamentale per ottenere risultati è non fermarsi: «Non ci sono tempi di recupero».
Inizialmente gli atleti erano una quarantina, lo scorso anno sono diminuiti a causa della pandemia, e lunedì erano in quattordici. Ma in qualunque momento ci si può iscrivere. «Teniamo molto al fatto di non usare la parola fitness, ma termini italiani, perché questo metodo, con il corpo libero, nasce dalla nostra civiltà, non arriva dal mondo anglosassone», osserva la Cavalli. La speranza adesso è di poter continuare senza più interruzioni. Per ulteriori informazioni si può contattare il 380-7880705.
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