L'ANALISI
05 Maggio 2021 - 09:22
PANDINO - Gli studenti salvano le querce e i carpini dal soffocamento. La terza D della sede di Crema dell’istituto agrario Stanga, guidata dal direttore Attilio Maccoppi, ieri l’altro ha liberato gli intorno al castello visconteo da edera e altri infestanti, prevenendo situazioni di potenziale pericolo. L’intervento, 11 i ragazzi presenti, rientrava nell’alternanza scuola-lavoro e nel progetto Analisi e valutazione della stabilità degli alberi ad alto fusto ed è stato concordato con l’amministrazione
E' stata compiuta la Visual tree assessment, o valutazione visiva dell’albero su basi biomeccaniche. Si tratta di una metodologia di indagine che viene usata per valutare le condizioni strutturali dell’albero
comunale. «Per prima cosa — ha spiegato Maccoppi — è stata compiuta la Visual tree assessment, o valutazione visiva dell’albero su basi biomeccaniche. Si tratta di una metodologia di indagine che viene usata per valutare le condizioni strutturali dell’albero. La prima fase prevede il controllo visivo dei difetti e della vitalità degli esemplari. Dopo aver misurato la dimensione del tronco e svolto alcune considerazioni in merito alla crescita irregolare del fusto e di alcune radici strozzanti delle imponenti querce e degli esemplari di carpino, la nostra attenzione si è soffermata sull’edera avvinghiata a molti alberi». L’edera è una pianta infestante, considerata parassitaria, che provoca eccessiva copertura della pianta al quale si avvinghia, riducendo l’assorbimento della luce e quindi la capacità fotosintetica, oltre a caricare il fusto di peso aggiuntivo, minando la stabilità della pianta stessa e aumentando l’effetto vela in presenza di raffiche di vento. «Quello dell’edera — ha proseguito il direttore — lo si potrebbe definire un abbraccio che diventa sempre più soffocante e che spinge la pianta di cui si serve per erigersi verso l’altro a soccombere. Per questo motivo i ragazzi si sono adoperati a toglierla. L’intervento è poi continuato su una quercia secolare, presente in un prato a ridosso di una nuova zona residenziale. La presenza dell’edera stava minando l’esistenza della pianta, compromettendone la stabilità». Curiosità, tra le ramificazioni della quercia ha trovato alloggio un piccolo riccio che, anche se un poco impaurito, ha assistito all’intervento.
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