L'ANALISI
03 Maggio 2021 - 07:05
Greta Romagnoli e Pier Ceraso
CREMONA (3 maggio 2021) - Dovevano sposarsi il Primo Maggio, Pier Ceraso e Greta Romagnoli. Era la loro data, fissata alla fine del 2019, prima che il Covid iniziasse la sua corsa travolgendo Cremona. Tutto era pronto: la chiesa di Cristo Re fissata e la location per il ricevimento, Palazzo Affaitati Trivulzio di Grumello, prenotato. Hanno dovuto rinunciare, così come molte altre coppie che non se la sono sentita di celebrare il giorno più importante senza la cornice fatta di festa ed emozioni condivise con famigliari e amici.
«Per tutti questi mesi abbiamo sperato di farcela – spiegano i promessi sposi –. Eravamo abbastanza tranquilli, pensando che saremmo arrivati alla primavera del 2021 con una situazione decisamente migliore e il peggio alle spalle. Invece, c’è ancora tanta strada da fare e visto che non c’erano le condizioni perché il nostro matrimonio fosse veramente una festa, abbiamo scelto di posticipare tutto. Così, due mesi fa abbiamo disdetto le prenotazioni e rinviato il matrimonio a data da destinarsi».
Nessuna scelta sul calendario per ora: l’intenzione è quella di attendere un vero cambiamento della situazione sanitaria e poi fissare un altro giorno. A convincerli a rimandare tutto è stata proprio l’impossibilità di celebrare le nozze in un clima di serenità: «I matrimoni non sono vietati e avremmo potuto anche noi sposarci, magari con pochi famigliari stretti presenti, ma non è quello che volevamo – spiegano Pier e Greta, che convivono da anni –. L’idea che resta è quella di condividere con i nostri affetti più cari e con gli amici di una vita questo passo importante che non volevamo vivere in clima di paura o tensione. Se qualcuno degli invitati avesse contratto il Covid anche solo alla cerimonia in chiesa non ce lo saremmo mai perdonati».
Messo il cuore in pace e fatto buon viso a cattivo gioco, la coppia si consola trovando anche lati positivi nella loro rinuncia forzata: «Visto il brutto tempo, con pioggia e temperature non proprio primaverili, ci siamo un po’ rasserenati –afferma Pier – . E poi, posso confessarlo, ho potuto così seguire la partita della mia amata Cremo, tifare e sperare di agganciare i play off».
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