L'ANALISI
28 Aprile 2021 - 14:24
CREMONA (28 aprile 2021) - Per un anno, i carabinieri li hanno seguiti, tenuti d'occhio. E ascoltati. "Ho fatto macchine a rudo". Chi parla è Marco Galli, ha 46 anni, è il custode della Nuova autodemolizioni, la Srl di Gadesco Pieve Delmona, il terminale del ciclo produttivo dell'impresa illegale messa in piedi dalla famiglia Taino di Robecco d'Oglio, secondo chi ha indagato sul voluminoso giro di auto rubate, cannibalizzate con i pezzi rivenduti anche all'estero. Marco Galli è "uomo di fiducia" di Paolo Taino. Perché nel capannone di Gadesco non si occupava solo della pressatura delle scocche. Con la moglie, secondo l'accusa, sorvegliava l'area esterna. Faceva da sentinella "al fine di sventare controlli indesiderati".
Il 4 marzo del 2020, Galli è al telefono con Paolo Taino. Gli conferma: "Ho fatto macchine a rudo". E' una delle intercettazioni finite nelle 160 pagine di ordinanza che ha portato in carcere dieci persone, tra cui la famiglia Taino e lo stesso Galli, e due ai domiciliari per furto aggravato di centinaia di auto ricettazione e riciclaggio.
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