CALCIO
10 Aprile 2021 - 07:54
ACQUANEGRA (10 aprile 2021) - Se Sesto piange Acquanegra non ride. Anche qui, a preoccupare amministratori e cittadini è la stessa spinosa questione del paese confinante: le conseguenze negative che potrebbe creare sui collegamenti e il territorio l’abbattimento del passaggio a livello di via Stazione per consentire il raddoppio dei binari lungo la tratta Codogno-Mantova. Perché anche qui, come nel caso di Casanova-Cavatigozzi, Rfi propone di costruire un cavalcavia ferroviario per unire il capoluogo alla frazione di Fengo. Il Comune però spinge sul sottopasso. La nuova strada ideata dalle ferrovie partirebbe tra i campi compresi tra la piazzola ecologica e le prime case di Acquanegra, per poi sfociare sulla Codognese, 400 metri prima del semaforo. Progetto che la giunta del sindaco Oreste Bricchi ha già bocciato prima ancora che i tecnici lo redigano: «Siamo molto preoccupati – spiega il primo cittadino – perché costruendo un cavalcavia che avrebbe un impatto ambientale incredibile, Fengo verrebbe tagliata fuori da Acquanegra dove ci sono tutti i servizi: il municipio, la Posta, i bar e i negozi. E poi a Fengo abbiamo l’asilo, l’opera pia e tante aziende importanti, ma soprattutto qui risiedono molti anziani che per andare ad Acquanegra dovrebbero fare un giro lunghissimo, sarebbero circa tre chilometri in più, con tutti i rischi legati alla sicurezza, perché dovrebbero arrivare magari in bicicletta sulla provinciale dove il traffico è piuttosto intenso . Anche se la proposta è quella di realizzare una rotatoria i rischi sarebbero comunque molto alti».
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