L'ANALISI
26 Marzo 2021 - 21:10
CREMONA (26 marzo 2021) - La notizia, lanciata da Montichiari, arriva come una pugnalata alla schiena e rischia di avere conseguenze pesantissime per CremonaFiere e l’intera economia del territorio: Anafij e Coldiretti sposano il nuovo progetto del Centro Fiere del Garda di Montichiari, che dal 5 al 7 novembre prossimi punta a riproporre ‘in presenza’ la rassegna agricolo-zootecnica inizialmente prevista dal 16 al 18 aprile, in palese concorrenza anche temporale con la manifestazione internazionale cremonese (2-4 dicembre), che vede così ufficializzato lo strappo - latente da anni - da parte di tutto il mondo associativo che fa capo a Coldiretti. Il sindacato ed il Consorzio Agrario guidati da Paolo Voltini (soci della Fiera di Cremona), oltre alla stessa Associazione nazionale allevatori di razza Frisona e Jersey italiana - che proprio in città ha da sempre la sua sede - lasciano dunque la manifestazione di Cà de’ Somenzi puntando sulla provincia di Brescia.
CROTTI: "UN COLPO MORTALE". «Questo è un colpo mortale all’economia del territorio provinciale», è il duro commento di Riccardo Crotti, presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi. «Quanto è stato annunciato a Montichiari era nell’aria già da una settimana, e abbiamo fatto tutto il possibile per ottenere un rinvio che avrebbe fruttato altro tempo utile alla ricerca di una soluzione. Specie in una situazione economica difficile come quella causata dalla pandemia, serve fare sinergia e non andare allo scontro. Invece Anafij ha scelto lo scontro. Nessuno si illuda: questa non è una faccenda che si esaurisce nell’ambito delle divergenze tra organizzazioni sindacali. Qui tutto il mondo economico della provincia, insieme alle istituzioni che lo sostengono, viene gravemente danneggiato. La Fiera di Cremona genera un indotto di 50/60 milioni all’anno».
LENA: "NON MI RICONOSCO IN QUESTA LEGA". «Non mi trovo più in sintonia con le scelte compiute dai vertici della Lega su questo tema. Deciderò cosa fare». Il terremoto che minaccia di scuotere dalle fondamenta presente e futuro di CremonaFiere sembra destinato a presentare il conto anche all’interno della Lega, spettatrice silenziosa di un ‘colpo di mano’ capace di destabilizzare i rapporti economici nel ‘granaio’ del sud Lombardia. E’ una dichiarazione che fa rumore quella di Federico Lena, consigliere regionale soresinese e leghista della prima ora, vicepresidente e assessore provinciale nella giunta Salini fino all’elezione al Pirellone.
DEGLI ANGELI: "INACCETTABILE". «CremonaFiere perde la Mostra Nazionale della Frisona. E’ un fatto inaccettabile, che si concretizza a fronte della gravissima inerzia degli assessori regionali Fabio Rolfi e Guido Guidesi», tuona Marco Degli Angeli, consigliere regionale cremasco del Movimento 5 Stelle. «Questa vicenda avrà tutto il mio sostegno, perché si tratta di un’importante questione territoriale. Da 75 anni la fiera di Cremona rappresenta un’importante kermesse per tutto il territorio. Privare l’evento fieristico dalla sua principale manifestazione, la Mostra Nazionale della Frisona, rappresenta uno sbaglio e uno schiaffo a tutto il nostro territorio, in particolare in questo momento di grave crisi.
PILONI: "L'ENNESIMO SCHIAFFO". «Regione Lombardia ha sferrato l’ennesimo schiaffo al nostro territorio. Dopo 68 anni, la Mostra del Bovino, il fiore all’occhiello di Cremona Fiere e pilastro fondamentale di tutto il sistema fieristico della nostra provincia, si svolgerà a Montichiari. Lo hanno deciso gli assessori Fabio Rolfi e Guido Guidesi, senza nessun passaggio sul territorio, senza alcun preavviso», attacca il consigliere regionale cremasco del Partito Democratico Matteo Piloni, capodelegazione dem in commissione Agricoltura, dopo la presentazione di ieri «alla quale - sottolinea Piloni - ha partecipato l’assessore all’agricoltura Fabio Rolfi. Una presenza che certifica l’appoggio della Regione allo spostamento da Cremona a Montichiari».
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