L'ANALISI
19 Marzo 2021 - 08:47
CREMONA (19 marzo 2021) - Nelle piazze dei paesi quest’anno non arriveranno le uova di cioccolato dell’Ail. L’iniziativa a supporto dell’associazione che aiuta i malati di leucemia, linfomi e mielomi sconta gli effetti della pandemia e delle restrizioni. Era già successo nel 2020, si è ripetuto in dicembre quando anche le Stelle sono state annullate. E oggi la storia si ripete: la 28esima edizione ha avuto un prologo nel Cremasco, la scorsa settimana, grazie alla zona arancione. Il cambio di colore ha bloccato tutto il resto. Ines Bodini, che da venti anni guida la sezione cremonese dell’Ail, spiega: «La responsabilità dei banchetti è nostra. Da Roma il messaggio è partito in modo chiaro: non si possono vendere le uova sui banchetti. Noi ci adeguiamo. L’unica possibilità è che ci sia il permesso del sindaco, come avviene a Stagno e Pieve d’Olmi. Cerchiamo di vendere le uova di cioccolato casa per casa o attraverso le prenotazioni. Siamo organizzati: i nostri depositi sono Cremona, Casalmaggiore, Gussola e Cingia. Chiunque può telefonare e noi arriviamo».
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