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I RIFIUTI A CORTE MADAMA

Trent'anni fa tutti in strada per dire "no" alla discarica

Marzo ’91: San Bassano, Castelleone e Cappella Cantone occuparono la Paullese per una storica protesta

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

12 Marzo 2021 - 08:37

Trent'anni fa tutti i strada per dire "no" alla discarica

CASTELLEONE (12 marzo 2021) - Il rifiuto dei rifiuti compie trent’anni. In questi giorni nel 1991 lungo la Paullese andava in scena la prima, eclatante, manifestazione di protesta contro la discarica di Corte Madama. Una carovana di quattrocento automezzi in coda tra San Bassano e Castelleone per contestare la scelta del sito di Ca’ di Sopra, di cui tutti conoscevano la non idoneità: la ribellione di un territorio a quello che poi, con irrimediabile ritardo, la magistratura ha dimostrato essere un sopruso. Una bugia mascherata da un’autorizzazione regionale, e alimentata da una tangente di duecento milioni di vecchie lire. Schema poi ripetuto, vent’anni dopo, con la discarica di amianto di Cappella Cantone, vicina di casa, anzi di cava, di quella di Corte Madama.

Nei giorni scorsi, in occasione del trentennale della mobilitazione, i pionieri della lotta si sono ritrovati davanti al cancello dell’impianto condividendo aneddoti e snocciolando ricordi: Ambrogio Bignami, fotografo de La Provincia che con le immagini e gli articoli di quei giorni dieci anni dopo pubblicò uno splendido memoriale, sua moglie Rosalba Feraboli, Sergio Fontana (titolare della casa editrice Il Galleggiante), Roberto e Laura Camozzi, leghisti della prima ora e tra i capitani da consiglieri di minoranza della protesta contro il Comune di Castelleone, Emiliano Cappellini e Luciano Cattaneo del Comitato di Corte Madama, Luciano Bignami, all’epoca assessore di San Bassano, Pierangelo Cicognini, consigliere di minoranza di San Bassano, Walter Cadenazzi e Pietro Chiodo, a loro volta figure di spicco del Comitato. Accanto a loro anche i sindaci dei due Comuni uniti nella contestazione: Giuseppe Papa di San Bassano e Francesco Monfredini di Cappella Cantone. Tantissime le scene evocate: l’applauso liberatorio di Gianfranco Camozzi in pretura a Soresina dopo la sentenza d’assoluzione, la presenza di Armando Cossutta nei cortei di protesta, i fucili ritrovati a bordo delle auto dei proprietari dei terreni. E poi un impegno: «Come ci siamo opposti a quella discarica, ci opporremo anche alle altre. Oggi come allora, rifaremmo tutto».

FOTO DI AMBROGIO BIGNAMI TRATTA DAL VOLUME "PER AMORE DELLA PROPRIA TERRA"

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