L'ANALISI
01 Marzo 2021 - 07:37
Una signora anziana vaccinata la settimana scorsa
CREMONA (1 marzo 2021) - Appena sono state aperte le prenotazioni, si è recata in farmacia per aderire alla campagna vaccinale. Adesso stava attendendo fiduciosa perché nel suo caso l’iniezione rappresenta anche la possibilità di accedere più serenamente ad altri tipi di cure. Nella notte fra sabato e ieri, però, la doccia fredda: un sms l’ha svegliata e avvisata, con poche parole, che il suo appuntamento non può essere fissato e subirà ritardi non quantificabili. Tradotto: tutto sospeso. Elsa Buonamini, 83 anni, ha contattato la vicina di casa e ha appreso che anche all’amica era arrivato quel messaggio: «Prima ci hanno illuse – è stato lo sfogo con la figlia – e poi senza troppe spiegazioni, per giunta in orario notturno, questo annuncio. Entrambe non abbiamo più dormito». Perché l’appuntamento con il vaccino, seppure non ancora definito, rappresentava la speranza di un ritorno alla normalità. Ma anche la garanzia di potersi rivolgere più tranquillamente al servizio sanitario in caso di altri malesseri: «Mia madre ha problemi cardiaci – spiega infatti Stefania Marione, figlia della signora Elsa – che comprendono anche dolori e aritmie soprattutto notturne. Per valutarle è necessario effettuare subito l’elettrocardiogramma, ma ha sempre preferito attendere per la paura legata al Covid. Aspettava il vaccino anche per questo, perché già con la prima dose si sarebbe sentita più sicura in caso di eventuale ricovero ospedaliero». Il dubbio dei tanti che hanno ricevuto i messaggi è anche un altro: che la sospensione delle somministrazioni agli over 80 possa in qualche modo essere collegata alle parole di Guido Bertolaso, che ha suggerito di dare priorità ai lavoratori. «Se vogliono cambiare rotta ok – conclude Marione –, ma prima si concluda ciò che è stato iniziato. Le persone non sono pedine del Risiko».
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