L'ANALISI
21 Febbraio 2021 - 08:47
CREMONA (21 febbraio 2021) - Una raffica di sospensioni affiancate da un percorso di educazione alla legalità che ha visto affiancati la scuola, il Comune e le famiglie: è questo il mix che, a quanto pare, ha prodotto l’effetto sperato, facendo tornare la situazione alla normalità a bordo dello scuolabus-navetta che al mattino porta gli studenti dai quartieri periferici alla Virgilio e alla Campi e poi li riaccompagna a casa dopo le lezioni.
Il viaggio quotidiano, infatti, nelle settimane scorse era diventato un incubo, con un gruppetto di 7 ragazzini che rifiutava di indossare le mascherine che, anzi, spesso lanciava addosso ai compagni. E poi la porta del mezzo aperta durante il viaggio con la leva di emergenza e i finestrini abbassati per sputare addosso ai passanti e insultarli. In una occasione qualcuno ha anche usato il martello di emergenza per spaccare il vetro della porta. Senza contare le risse e le minacce e i cori con insulti osceni ai volontari dell’associazione Città dell’uomo, a bordo dei mezzi con il compito di segnare le presenze ai fini del tracciamento di eventuali contagi Covid. E proprio dai volontari era infine partita la segnalazione al Comune della situazione ormai ingestibile. Il Comune ha quindi interessato la Polizia locale che ha fatto scattare subito le indagini.
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