CALCIO
19 Febbraio 2021 - 11:41
Al Ponchielli luci accese, musica diffusa e visite guidate
CREMONA (19 febbraio 2021) - Una, cento, mille luci che accendono il buio. Un gesto simbolico che unirà l’Italia: lunedì, a un anno dalla chiusura forzata, cinema e teatri apriranno le porte e illumineranno le sale. Senza pubblico, perché ancora non si può, ma con la forza di gridare agli spettatori che il mondo dello spettacolo c’è e vorrebbe ripartire. Economicamente in ginocchio e spossato dal fatto di non sapere ancora se, quando e in che condizioni gli artisti potranno tornare in scena e il pubblico in sala. Perché lo streaming è stata una soluzione, ma non può essere la soluzione. Perché i film si vedono anche sul divano di casa, ma sul grande schermo è un’altra cosa.
L’iniziativa nasce da Unita (Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo), che invita a tenere aperti i propri edifici dalle 19,30 alle 21,30. Hanno risposto sì il Ponchielli a Cremona e il San Domenico a Crema, il Comunale di Casalmaggiore, il Sociale di Soresina e la sala Giovanni Paolo II di Castelleone. Non si discute l’adesione del Bellini di Casalbuttano, anche se l’ingresso del teatro è in un cortile e quindi la facciata illuminata non la vedrà particolarmente nessuno. E ancora a Cremona si illuminerà il cinema-teatro Filo, con il sostegno della Società Filodrammatica. Non si accenderanno le luci dell’auditorium Arvedi, ma solo perché la sala è invisibile da fuori visto che è all’interno del Museo del Violino, pronto a riaprire i battenti dal 4 marzo.
«A un anno di distanza dal primo provvedimento governativo che come prima misura di contrasto al Coronavirus intimava la chiusura immediata dei teatri nelle principali regioni del Nord, estendendo rapidamente il provvedimento a tutto il territorio nazionale nel giro di pochi giorni, Unita chiede al nuovo Governo e a tutta la cittadinanza che si torni immediatamente a parlare di Teatro e di spettacolo dal vivo, che lo si torni a nominare, che si programmi e si renda pubblico un piano che porti prima possibile ad una riapertura in sicurezza di questi luoghi - spiegano i lavoratori dello spettacolo -. Unita chiede a tutti gli artisti, a tutte le maestranze e al pubblico delle città di organizzare, ovunque possibile, in tutta Italia – rispettando, come hanno sempre dimostrato di saper fare, ogni misura di sicurezza – un presidio dei teatri nella serata del 22 febbraio, perché questi luoghi tornino simbolicamente ad essere ciò che da 2.500 anni sono sempre stati: piazze aperte sulla città, motori psichici della vita di una comunità. Garantendo l’osservanza di tutte le norme, invitiamo tutti i cittadini a testimoniare la propria vicinanza, con la propria presenza fisica. Vi aspettiamo davanti ad un teatro della vostra città o del vostro quartiere per lasciare una traccia scritta di un pensiero su un foglio portato da casa o su un registro che ogni teatro potrà mettere a disposizione. Torniamo per una sera a incontrare quella parte essenziale e indispensabile di ogni spettacolo senza la quale il teatro semplicemente non è: il pubblico».
Si richiamano all’Edipo Re di Sofocle: «Proteggere e liberare le città dai danni provocati da un’epidemia - ricordano - significa innanzitutto conoscere se stessi, prima che un’intera comunità si ammali di tristezza non riuscendo più a immaginare un futuro».
Alla manifestazione aderiscono tutti i teatri italiani, gli attori, i registi e le maestranze, e si spera il pubblico, chiamato a esprimere - con le opportune misure di sicurezza - vicinanza e solidarietà a un settore tra i più colpiti dagli effetti della pandemia. (Ri)accendere le luci è un modo per dire di esserci, di voler essere ancora un faro per le menti, un luogo di pensiero e di divertimento, uno spazio in cui il gesto, la parola o il suono sono vita vera. E, ammettiamolo, anche a noi spettatori sono mancati il cinema o il teatro, l’esperienza di condividere un sorriso o un’emozione.
In provincia, salvo messe a punto organizzative di questi giorni, verranno quindi accese le luci e aperte le porte. A patto di restare in zona gialla e con un protocollo di sicurezza concordato con la prefettura, il Ponchielli ha organizzato delle visite guidate, che permetteranno ai partecipanti di scoprire e riscoprire l’ingresso artisti, il palcoscenico e il ridotto. Le visite si terranno solo ed esclusivamente su prenotazione alle 20, alle 20,30 e alle 21 per un massimo di dieci persone a gruppo. Ovviamente con l’uso obbligatorio della mascherina e il distanziamento fisico tra le persone. Prenotazioni ai seguenti numeri tel. 0372 022010/11 (9.30-12 e 15 – 17) oppure inviare una mail a info@teatroponchielli.it (indicando nome, cognome, contatto telefonico e come oggetto Facciamo luce sul Teatro!). Nel corso della manifestazione, ci sarà musica diffusa a scaldare l’atmosfera.
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