L'ANALISI
18 Gennaio 2021 - 06:50
CREMONA (18 gennaio 2021) - Corre sul filo delle varianti che tecnicamente potrebbero mettere fuori gioco il vaccino il nuovo allarme della guerra senza quartiere al Coronavirus. Vincerla richiederà sicuramente tempi lunghi («nella migliore delle ipotesi la pandemia proseguirà ancora per tutto l’anno»); ma «se dovessero emergere varianti non coperte dal vaccino, i tempi si allungherebbero inesorabilmente», precisa Angelo Pan, primario infettivologo all’ospedale di Cremona.
Di queste nuove versioni - dall’inglese alla brasiliana - non si sa però ancora abbastanza, e l’Italia è ancora molto indietro nel necessario lavoro di analisi delle sequenze virali. Impossibile dire, al momento, se qualcuna di queste forme si è già manifestata tra i pazienti del territorio provinciale. «In ogni caso, quello di possibili varianti è uno scenario fisiologico per un virus Rna come il Covid; tutte queste forme tendono a mutare», sottolinea Pan. Così, almeno in teoria, «i vaccini attualmente disponibili potrebbero rivelarsi inefficaci contro di loro».
Ma il condizionale è d’obbligo, visto che «al momento non disponiamo di dati che permettano di validare questa ipotesi». Come a dire che il dubbio è legittimo, pur non potendo contare ad oggi su una risposta certa in un senso o nell’altro. «Direi che è tutto molto complesso, tranne una cosa», conclude Pan. «Ricordiamoci sempre che questo virus non va in giro da solo. Si muove attraverso i contatti con le persone. Dunque rispettando in modo tassativo le regole di sempre (distanza, frequente igiene delle mani e uso della mascherina) lo si può bloccare. Da soli, ora, non bastano né il vaccino né le zone rosse o arancio. Le regole sono quelle, e moltissimo passa da lì».
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