L'ANALISI
15 Gennaio 2021 - 08:39
Giuditta Carannante e il nipote Michele
CREMONA (15 gennaio 2021) - «Dicono che sono i nipoti ad infettare i nonni. Io sono vecchia, la mia vita l’ho già fatta. Che senso ha che facciano il vaccino a me? È uno spreco. Si dia la priorità ai giovani. Vaccinino mio nipote Michele. Ha 20 anni. È lui che deve andare avanti. Volevo girargli il mio vaccino come si fa con l’assegno. Pensavo che potessi farlo. Le mie figlie si sono messe a ridere». Non si è mai tirata indietro gli anni, nonna Giudi, all’anagrafe Giuditta Carannante, natali a Bacoli (Napoli), cremonese d’adozione. Gli 89 li compirà l’1 giugno prossimo. Alla sua età c’è chi si sente ‘ai titoli di coda’, oppure ‘sul viale del tramonto’. «Io dico che sono già arrivata all’altra sponda, oltre la montagna». Brillante, nonna Giudi. Ride. «E se la ride anche mio nipote quando gli faccio l’esempio dell’assegno. E' un anno che è a casa, fa le lezioni a distanza. È meglio che vaccinino lui, così può tornare in università e partecipare alle lezioni in presenza, che è molto meglio».
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