L'ANALISI
14 Gennaio 2021 - 07:26
CREMONA (14 gennaio 2021) - Anche le Rsa cremonesi hanno avuto il loro Vax Day. Ieri, in diverse strutture della provincia è entrata nel vivo la campagna d’immunizzazione anti Covid, che richiederà, come noto, un secondo passaggio fra tre settimane. Che si tratti di un traguardo importante è fin superfluo da sottolineare; non si ha nemmeno bisogno di scomodare il doloroso precedente di un anno fa, quando all’interno delle residenze per anziani di mezza Lombardia la pandemia aveva scritto una delle sue pagine più efferate, la strage silenziosa dei nonni, l’addio alla memoria storica di un’intera generazione. Sulla scorta di quel ricordo, associato a un imprescindibile «mai più», era fondamentale muoversi per tempo con la procedura d’immunizzazione, e ora che è stata avviata è ancora più essenziale completarla rapidamente.
Nel territorio casalasco, la prima Rsa ad aver avviato la campagna vaccinale contro il Sars-Cov-2, è stata, ieri, la Fondazione Elisabetta Germani di Cingia de’ Botti.
Prima giornata di vaccinazioni anti Covid 19 anche in diverse residenze sanitarie assistenziali del Cremasco. Tra queste la Fondazione Benefattori, in particolare la Rsa Camillo Lucchi di via Zurla.
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