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CORONAVIRUS. LA SCUOLA

Signoroni scrive a Moratti e Fontana: «Velocizzare il rientro a scuola»

Lettera del presidente provinciale ai vertici regionali: «Troppe lacune nella didattica a distanza»

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

12 Gennaio 2021 - 11:23

Il presidente Signoroni

CREMONA (12 GENNAIO 2021) - «È necessario far rientrare in sicurezza e il prima possibile i nostri studenti a scuola: la didattica a distanza ha manifestato alcune lacune, anche, e non solo, per una infrastrutturazione digitale ancora in via di sviluppo nel nostro territorio, che attualmente penalizza diverse nostre zone rurali – dichiara il presidente della Provincia di Cremona Paolo Mirko Signoroni –. Pertanto ho deciso di inviare una lettera alla neo vicepresidente ed assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti, e al presidente, Attilio Fontana, in cui evidenzio tale necessità soprattutto per i ragazzi e docenti degli istituti secondari superiori, i più penalizzati». 

Nella lettera il presidente Signoroni ha scritto: «Sono ad anticiparVi la nostra intenzione di trasmetterVi quanto prima un documento di sintesi di proposte per la revisione della Legge 23/2015, contenente anche una idea di riformulazione della medicina territoriale. La Provincia di Cremona, unica in Lombardia, ha attivato dallo scorso novembre, il Tavolo del sistema socio-sanitario provinciale, nell'ambito dei tavoli tematici della Competitività locale, alla presenza dei Sindaci, ANCI Lombardia, RSA, Case di Cura, stakeholders del sistema socio-economico, delle parti sociali, Ordini Professionali, ATS, ASST. La finalità è proprio quella di formulare una sintesi di proposte da sottoporre alla Regione, unitamente anche ad altri aspetti, che rivestono una grande importanza per il territorio e che riguardano più prettamente la sanità locale e gli investimenti nel settore.
Inoltre, sono a sottoporVi la disponibilità per candidare la nostra provincia ad una ipotesi di progetto-pilota vaccinale, che miri, in totale sicurezza ed in relazione ai protocolli esistenti, a far rientrare in presenza quanto prima, docenti e studenti, in primis quelli degli Istituti Scolastici delle Scuole Superiori e Centri di Formazione, che in questo momento sono quelli maggiormente penalizzati».

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