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CORONAVIRUS. LE STORIE

«Sopravvissuto al Covid racconto il mio calvario»

Pubblicato il libro del medico Gianmario Corbani, infettato e ricoverato durante la prima ondata. «Pensieri appuntati in ospedale: scrivere è stato un bisogno intenso come quello di respirare»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

24 Dicembre 2020 - 08:17

«Sopravvissuto al Covid racconto il mio calvario»

CREMONA (24 dicembre 2020) - «Che Natale sarà il mio? Sicuramente strano, ma di gioia perché sono ancora vivo». Il dottor Gianmario Corbani, medico di famiglia tra Torre de’ Picenardi e Cingia de’ Botti e uno dei primi pazienti a ricevere il plasma iperimmune a Cremona, non esita un istante a rispondere alla domanda: il suo calvario e la sua rinascita dopo il Covid 19 sono doni che metterà sotto l’albero.

«Anche la sofferenza patita è preziosa perché banalmente fa comprendere quanto siamo fortunati». Ne è talmente convinto che il suo viaggio di discesa e risalita dagli inferi lo ha voluto mettere nero su bianco, scrivendo un libro che racconta i giorni di aprile, quando il «demone», come lo chiama lui, lo ha catturato. In 58 pagine, ha condensato fatti, emozioni, ricordi. Frammenti di memoria strappati all’oblio del sonno indotto dai farmaci. Lampi di lucidità nei quali si affacciano i volti dei sanitari che lo hanno curato e accudito, gli occhi degli amici e colleghi che gli hanno fatto visita, i ricordi di preghiere e poesie recitate con ossessione nella mente per rendersi conto di essere ancora vivo. «Scrivere è stato un bisogno intenso come quello di respirare».

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