L'ANALISI
23 Dicembre 2020 - 19:32
SONCINO (23 dicembre 2020) - «Amici straordinari, non provate rabbia, andate avanti e continuate a onorare la vita anche se ci saranno quei giorni in cui la lacrima scenderà». Matteo Pellini, lo zio di Alberto, guarda i tantissimi giovani che hanno passato la vita col nipote e con Lorenzo e infonde coraggio. Questo pomeriggio gli inseparabili compagni di avventure hanno salutato per l’ultima volta la città dal loro campetto preferito in piazza della Costituzione. Tra un canestro e l’altro la folla sterminata. Nel parco le canne da pesca, i «ti amo», e soprattutto più di qualche pugno stretto perché crederci, comunque, resta quasi impossibile. Sull’altare improvvisato in una tensostruttura costruita apposta per dare al loro tempio dello sport un altro tipo di sacralità, il parroco don Giuseppe Nevi offre coi concelebranti parole di conforto. Intervengono alla funzione commossi anche l’ex arciprete don Mario Marinoni e il loro prof don Stefano Zoppi che li ha visti crescere tra i banchi di via Galantino.
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