L'ANALISI
20 Dicembre 2020 - 08:08
CREMONA (20 dicembre 2020) - «Ho trovato l’auto bloccata da due mattoni appoggiati contro le ruote». In via Cadore, disabili ancora nel mirino. A denunciare quello che definisce «l’ennesimo dispetto, quello che colma la misura» è Stefano Cavallari, 51 anni, invalido al 75%. L’uomo ha un parcheggio per disabili riservato: «Mi è capitato di trovarmi gli specchietti piegati e i tergicristalli sollevati, ma non ci ho mai fatto troppo caso. Invece quello che è successo venerdì è stato pesante. Dovevo essere in ospedale alle 7,30 per fare la terapia anticoagulante, un trattamento salvavita per me che sono soggetto a trombosi a causa di una rara malattia che colpisce una persona ogni 100 mila. Fortunatamente ho notato i mattoni posti dietro le ruote anteriori e posteriori, altrimenti, nel tentativo di muovere la macchina, avrei potuto andare a sbattere contro la transenna che limita il posto auto e avrei saltato l’appuntamento. Tra l’altro mi sono anche accorto che è stato grattato via il simbolo dei disabili sull’asfalto. Era stato realizzato non più di tre settimane fa».
Ad aprile dell’anno scorso in via Cadore una mano anonima aveva tracciato un messaggio odioso su un cartello di inizio lavori, davanti alla sede delle associazioni Baskin e Giorgia: «Una marea di handicappati qui, in via Cadore, che magari prendono pure i parcheggi riservati. Avete sbagliato via». Dopo la condanna unanime, la mano ignota aveva aggiunto: «Ve lo siete fatti fare, il parcheggio riservato, rubandolo a noi residenti. Avete dichiarato guerra. E guerra sia».
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