CALCIO
09 Dicembre 2020 - 21:45
CREMONA (9 dicembre 2020) - “Da più di settant’anni, il mondo celebra la Giornata Internazionale dei Diritti Umani. Ma quest’anno il 10 dicembre è ancora più importante. La pandemia che ci ha investito, insieme ai tanti altri virus e problemi irrisolti che conosciamo, sta comprimendo molti diritti fondamentali non solo nel mondo, ma anche in Europa e in Italia. Allo stesso tempo è cresciuta la necessità di agire tutti in modo più responsabile e solidale. Va in questa direzione l’enciclica di papa Francesco “Fratelli tutti”! Va in questa direzione la presa di posizione della Commissione Europea che il 2 dicembre ha adottato una strategia per l’applicazione dei diritti umani fondamentali in tutti i Paesi europei e che gli Stati nazionali dovrebbero rispettare e, anzi, promuovere. Con la pandemia emergono ancora più evidenti le disuguaglianze economiche, le disuguaglianze di genere e le discriminazioni verso minoranze e immigrati. In Italia aumentano sia i cittadini in povertà assoluta che in povertà relativa: sono oltre 10 milioni, secondo le stime di Caritas e Censis. Per questo il reddito di cittadinanza andrebbe riformato e ampliato senza le condizionalità più discriminatorie che l’attuale normativa ancora contiene. Per questo le misure europee previste da Next Generation EU andrebbero finalizzate a sanare le ferite sociali più gravi e a creare lavoro giusto, dignitoso e sostenibile per le nuove generazioni". Così la Tavola della pace di Cremona, che in forza delle idealità condivise dai soggetti sociali e di volontariato che in esse si riconoscono, sente l’obbligo morale di richiamare Parlamento e Governo italiano ad assumere posizioni e decisioni più coerenti con le esigenze della pace e con la Dichiarazione universale dei diritti umani nelle seguenti questioni.
La Tavola della pace di Cremona chiede di:
"Questi sono solo alcuni obiettivi di fondo che potrebbero essere raggiunti se si affermasse una cultura della pace e della nonviolenza in tutti gli ambiti della nostra società, una visione più responsabile della politica a tutti i livelli, a cominciare dagli Enti locali e dalle Comunità locali - sottolinea la Tavola della pace -. Ormai è chiaro che nessuno può più permettersi di pensare a salvaguardare solo se stesso. La nostra salute, la nostra sicurezza, il nostro benessere, il nostro futuro, la nostra felicità. Ciascuno di questi nostri beni preziosi è profondamente legato a quello degli altri. Per questo, diritti e responsabilità camminano insieme. Il 10 dicembre ricordiamo il giorno in cui l’Organizzazione delle Nazioni Unite, appena nata sulle ceneri di due guerre mondiali, ha scritto e approvato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. In quella Carta, che è la nostra Costituzione Universale e la bussola dell’umanità, sta scritto che tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti. Sono dotati di ragione e coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. Ed è proprio questo spirito di fratellanza che oggi dobbiamo riaccendere se vogliamo rafforzare il senso di responsabilità di ciascuno e vincere insieme le sfide aperte restituendo a tutti un po’ di pace, dignità e diritti".
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