L'ANALISI
27 Novembre 2020 - 07:16
SAN BASSANO (27 novembre 2020) - Vent’anni dopo averla lasciata, è tornata nella sua terra per un’esperienza di volontariato. E, come spesso succede quando si mette piede in Africa, il vero viaggio è diventato un altro. Quello dentro se stessa. Muluye Feraboli, 27 anni di San Bassano, ha ritrovato la stessa Etiopia di fine anni ‘90: gli stessi colori, la stessa umanità, la stessa disperazione. E al rientro in Italia si è sentita di restituire gli aiuti che a suo tempo aveva ricevuto. Come? Con cuore e voce. Cuore per scrivere i testi e la musica di ‘Vivi’, voce per cantarla: il brano, registrato nelle scorse settimane allo Stable Studio di Casalmorano, verrà messo in vendita per Natale al prezzo simbolico di dieci euro. E il ricavato confluirà alla Fondazione Meulì, onlus che promuove sostegni a distanza nei Paesi più poveri del pianeta.
‘Una voce per l’Etiopia’, il progetto ideato da Muluye, è un modo per ricambiare il bene che ha ricevuto e, da orfana, le ha salvato la vita: «Ricordo dettagliatamente i momenti della mia infanzia, dopo la morte dei miei genitori biologici, abbandonata in mezzo al nulla, ho dovuto imparare a cavarmela da sola nonostante non sapessi come fare. Dopo un periodo passato da sola a vagabondare nei centri abitati, sono stata trovata e accolta in un orfanotrofio e da lì è iniziata l’avventura dell’adozione; in quel momento è iniziata una seconda possibilità per riscattare la mia vita. Ringrazio Dio di avermi protetto nei giorni e nelle notti più buie della mia vita passate in Etiopia, dove la paura ha lasciato delle cicatrici, che porto e porterò per sempre».
Questi i contatti per contribuire al progetto: 02 58314640 e info@fondazionemeuli.org.
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