L'ANALISI
22 Novembre 2020 - 12:02
Pietro Cavalli, a lungo responsabile del servizio di Genetica dell’ospedale Maggiore
CREMONA (22 novembre 2020) - Prende le mosse dalla «Modesta proposta» dell’autore dei «Viaggi di Gulliver», Jonathan Swift, l’intervento del genetista Pietro Cavalli pubblicato nei giorni scorsi sul Quotidiano Sanità, in cui mette sotto accusa l’impreparazione del sistema sanitario di fronte alla seconda ondata di epidemia. Un impreparazione che, per l’ironica penna del medico cremonese, è in realtà parte di «un disegno molto, molto intelligente».
Nella sua proposta del 1729, l’autore satirico irlandese espone «un metodo onesto, facile e poco costoso» di trasformare il problema della sovrappopolazione tra i cattolici irlandesi nella sua stessa soluzione. L’ironica proposta di Swift, pastore anglicano, consiste nell’ingrassare i bambini denutriti e darli da mangiare ai ricchi proprietari terrieri. Ed è ispirato alla stessa ironia Cavalli, che si firma «medico (anziano)», quando premette che «sono gli ultimi mesi o anni di vita degli anziani il principale problema della sostenibilità economica del Servizio Sanitario (oggi Regionale). Per il solo fatto di sopravvivere, i vecchi costano alle nostre Regioni un sacco di soldi per costi sociali. A questi vanno poi aggiunte le spese sanitarie vere e proprie».
A lungo responsabile del servizio di Genetica dell’ospedale Maggiore, da ottobre Cavalli guida lo stesso settore all’Istituto clinico Humanitas dopo aver dato le dimissioni a Cremona.
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