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CORONAVIRUS. I PRESIDI SANITARI
Il dg Giuseppe Rossi e il medico Antonella Capelli
CREMONA (20 novembre 2020) - Le tecnologie di diagnostica per immagini sono fondamentali per accertare l’effettiva presenza della polmonite che, come sappiamo, è la manifestazione clinica predominante dell’infezione da Coronavirus. Tra queste, l’ecografia si è rivelata estremamente utile in tutti i pazienti con sintomi respiratori, sia nella diagnosi precoce della polmonite da Sars- Cov2, sia nel monitoraggio dell’evoluzione del quadro polmonare nei pazienti positivi, paucisintomatici (con sintomi lievi) e sintomatici.
“Quello dell’ecografia polmonare è un percorso diagnostico molto importante e ben sviluppato, soprattutto in Italia – spiega Giuseppe Rossi (Direttore Generale ASST di Cremona); un percorso che permette di evitare le TC inutili e - allo stesso tempo – consente di evidenziare e monitorare gli eventuali danni d’organo direttamente al letto del paziente. Questa è la motivazione principale che sostiene un progetto formativo ambizioso, a cui teniamo moltissimo, attivato di recente e in pieno svolgimento. Si tratta un corso base di ecografia polmonare – continua Rossi - aperto a tutti i medici dell’ASST di Cremona, impiegati in prima linea nella lotta al Coronavirus”. “L’Obiettivo – conclude Rossi - è fornire, rapidamente, al numero più alto di medici possibili (cinquanta) le basi e gli strumenti per iniziate ad esercitarsi nella metodica e imparare ad individuare elementi patologici riconducibili alle più frequenti sindromi polmonari, fra cui anche la polmonite da coronavirus”.
“Il corso si articola in due momenti: – precisa Alberto Silla, Responsabile Servizio Formazione. I primo è teorico, il secondo è pratico su modello sano, con la possibilità di sperimentare sul campo, in affiancamento, la diagnostica su pazienti patologici”.
“La pratica dell’ecografia è ormai consolidata e - rispetto alle metodiche tradizionali - presenta evidenti vantaggi operativi: è rapida; si esegue al letto del paziente o a domicilio; offre risposte diagnostiche immediate a quesiti clinici mirati” – spiega Antonella Capelli medico del Pronto Soccorso ASST di Cremona e Responsabile scientifico del corso. “Non solo - continua Capelli -, rispettando tutte le misure di prevenzione, l’esecuzione dell’ecografia è a basso rischio infettivo per l’operatore: le apparecchiature moderne, soprattutto nella versione portatile, sono facilmente igienizzabili e dotate di copri-sonda monouso”.
A questa iniziativa hanno aderito con entusiasmo anche i giovani professionisti delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca). Si tratta dei medici che si recano a casa dei pazienti Covid positivi con sintomi, per monitorare e valutare quotidianamente l’evolversi della sintomatologia. La loro attività è fondamentale per la gestione dei pazienti covid e l’individuazione precoce dei segnali di aggravamento che richiedono il ricovero in ospedale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI, FOTO E VIDEO
20 Novembre 2020
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