L'ANALISI
19 Novembre 2020 - 08:14
I rappresentanti dell’associazione AMO e la dirigenza dell’Einaudi con l’elevatore per disabili
CREMONA (19 novembre 2020) - «Grazie, scusami!» così Osvaldo Marcotti si rivolgeva agli amici che lo aiutavano anche per il solo gesto di versargli l’acqua, cosa per lui impossibile. L’ingegnere informatico, affetto da una grave malattia degenerativa, morto nel febbraio 2019, per tutti era semplicemente Osvy e quei tutti sono gli amici del liceo Aselli e non solo, che in suo nome hanno dato vita ad AMO l’Associazione Marcotti Osvaldo, un modo per perpetuarne il ricordo. Seguendo questo spirito di attenzione a chi più ha bisogno l’associazione ha donato all’istituto Einaudi un elevatore per disabili. «È una necessità che ho raccolto all’interno della scuola — racconta Francesca Savoini, docente di francese e amica di Marcotti —. C’era bisogno di un elevatore per far sì che gli studenti con disabilità possano accedere alle toilette. Ho interessato l’associazione dedicata a Osvaldo e abbiamo comprato ciò di cui la scuola aveva bisogno». A raccontare chi era Osvy agli studenti della classe seconda Bs, collegati da remoto in didattica a distanza, è stato il presidente dell’associazione Luca Rivaroli, insieme ad Andrea Rubes, entrambi amici di Marcotti.
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